Termina la regoular season, che emette i suoi verdetti: Spezia in B, Fermana da tempo in C2. Appendice play off: Teramo-Genoa e Pavia–Monza. Play out: Lumezzane–Pro Sesto e San Marino–Sambenedettese. Per i biancoazzurri si chiude nel peggiore dei modi un campionato nato male, aggiustato leggermente, poi finito com’era iniziata. L’obiettivo di questo primo anno di C1 della storia della società era salvarsi, e non era poi così impossibile farlo passando dalla porta principale. Il campionato ha concesso molto, basti pensare che dopo le 4 sconfitte consecutive che hanno portato all’allontanamento di Buglio, i biancoazzurri erano ancora a soli 3 punti dalla salvezza. La squadra ha grossi limiti caratteriali, non ha mai vinto due partite consecutive, sono troppi i giocatori che si limitano al compitino, in pochi quelli che si prendono responsabilità. Il campionato delle occasioni perse ha visto ieri l’ennesimo capitolo. Contro una squadra, il Novara, già sotto l’ombrellone, il San Marino riesce a dilapidare il doppio vantaggio per ben due volte. La vittoria tutt’altro che impossibile avrebbe significato se non altro il terzultimo posto e si sarebbe evitata la mina vagante Sambenedettese: oggi la novità è che la società è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Ascoli Piceno. I rossoblu navigano da tempo in un mare di problemi, eppure, hanno dimostrato attaccamento ai colori, nonostante non arrivino stipendi da mesi. Neanche i due punti di penalizzazione hanno fermato i marchigiani, che sembrano avere quella rabbia giusta in corpo. Tutto ciò che manca ai biancoazzurri, che hanno alle spalle una società solida, certezze che dovrebbero garantire tranquillità a giocatori seri. Se in 15 giorni non cambiasse il trend, l’impressione è che i Titani avranno vita difficile contro una Sambenedettese priva di comodità.
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