Arianna ha due storie sportive e una parente eccellente. A San Marino è innanzitutto sorella di Alessandra, però lei è arrivata prima. Ha cominciato a sparare a 14 anni e un anno dopo era già nel giro della nazionale italiana. Una carriera lunghissima e due capitoli. La prima colorato d'azzurro con numerosi successi tra i quali un argento in Coppa del Mondo nel double trap e due Europei di fossa conquistati. Qualche anno sabbatico necessario ad acquisire la nuova nazionalità sportiva e rieccola con San Marino dal 2013. In pochi mesi torna subito lei, 3 finali in Coppa del Mondo e il capolavoro a Baku. Al mattino è quasi fuori, poi non sbaglia più mezzo piattello e si qualifica. La finale è fatta di un oro fumato allo shoot off, ma con la Fatima Galvez già qualificata il secondo posto vale la carta olimpica. Un sogno da dividere con la sorella Alessandra, un club per pochi eletti nel quale fratelli a cinque cerchi ci sono gli Abbagnale e nella preistoria i D'Inzeo. A Rio Arianna porterà la bandiera come già toccata a Londra ad Alessandra. Perilli è un sogno a due piazze che va da Ipanema al Pianello, dal Maracanà a Palazzo Pubblico. Con quella parola, podio, che non può essere l'unico obiettivo. Ma neppure deve essere il taboo.
Roberto Chiesa
FOTOMV
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