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San Marino calcio: l’analisi del lunedì

1 mar 2010
A nove giornate dalla fine del campionato Evani toglie i veli alla sua fuoriserie e mostra l’unico modulo che mancava: quasi tutti al posto giusto e sfumature da tecnico navigato e scaltro. Meglio tardi che mai diceva un vecchio saggio. Dopo aver assistito ad un primo tempo colmo di nulla, serviva peso offensivo. Dentro il convalescente Alessandro Cesca tenuto a riposo per 42 minuti. Tutti si attendevano l’uscita dal campo, dell’impalpabile fino a lì, Gasparello, ed invece, fuori un difensore Pennucci già ammonito. La mossa ha dato i suoi frutti. Cesca in questa categoria non ha rivali anche quando non è al cento per cento; gli sono bastati 20 minuti per annientare il Celano. Così facendo Evani ha dato fiducia a Guerrino Gasparello che nel secondo tempo è stato decisivo regalando l’assist del due a zero, ha mantenuto un assetto molto offensivo, ma allo stesso tempo ha saputo anche coprirsi chiedendo a Sorbera di restare bloccato. Al di là di moduli e tattiche non esistono, dalla serie A in giù, grandi allenatori se non ci sono grandi giocatori: il San Marino ha il capocannoniere del campionato, 17 gol in 24 giornate, che manda baci in tribuna e che pare davvero aver trovato la sua dimensione sul Titano. Basta esperimenti adesso serve continuità di assetto e di risultati. Avanti tutta il calendario strizza l’occhio ai biancoazzurri che hanno la possibilità di incamerare e lassù gli Dei sono tornati normali.

Lorenzo Giardi

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