La prima bella sensazione è che lo spavento dell’anno passato abbia tracciato un solco sul quale i dirigenti hanno fondato la promessa: mai più. E il nuovo San Marino, quindi, è nato per tempo, è giovane e ambizioso, puntellato da qualche vecchio, chiamato nei ruoli chiave a favorire la cosiddetta crescita collettiva. Colpisce la serietà e determinazione del tecnico Alberti. Due mesi a metter pezze dove poteva, ora un ruolo diverso. Deve proporre un calcio intelligente e accattivante. Ma non si nasconde. “Qui c’è tutto per far bene, taglia corto. Se falliremo non avremo alibi”. Una creatura che piace a chi l’ha costruita. Il consulente di mercato ha l’aria di chi ha centrato tutti gli obiettivi. Alla partenza c’è anche Davide Tedoldi, centrocampista con vocazione offensiva. E’ l’ultimo gioiello di una campagna di rafforzamento importante. Lascia le isterie e i problemi economici di Catanzaro. Per lui è come entrare in una beauty farm. Ritiro come sempre a Bagno di Romagna, ritorno in Repubblica il 5 agosto. Prima data da ricordare il 30 luglio: amichevole contro il Cesena. Ritocchi non sono esclusi, ma la squadra è praticamente fatta.
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