La dura, durissima Sellaronda Hero ha assegnato nella giornata di ieri i titoli iridati Marathon di Mountain Bike, passati da tracciati a dir poco impegnativi che hanno tagliato valichi di celeberrima asperità come il Campolongo o il Passo Pordoi.
La gara maschile – sulla distanza degli 87 km – ha salutato la vittoria di Alban Lakata, austriaco al secondo titolo iridato in carriera. In attacco perpetuo, Lakata ha vinto per distacco sull'elvetico Christoph Sauser, che con l'argento mondiale ha chiuso la sua straordinaria carriera. Bronzo al colombiano Paez, che paga 2'15'' di ritardo da Lakata. Il migliore degli azzurri è Damiano Ferraro, quinto.
Egemonia sugli scudi anche in campo femminile, che a dir la verità non è novità di giornata ma costante del periodo recente, nel quale la 42enne Gunn-Rita Dahle non ha avuto pressoché avversarie, giungendo al sesto mondiale di specialità della sua strepitosa carriera. Piazza d'onore per la danese Annika Langvad; completa il podio Sabine Spitz. Decima al traguardo Daniela Veronesi.
LP
La gara maschile – sulla distanza degli 87 km – ha salutato la vittoria di Alban Lakata, austriaco al secondo titolo iridato in carriera. In attacco perpetuo, Lakata ha vinto per distacco sull'elvetico Christoph Sauser, che con l'argento mondiale ha chiuso la sua straordinaria carriera. Bronzo al colombiano Paez, che paga 2'15'' di ritardo da Lakata. Il migliore degli azzurri è Damiano Ferraro, quinto.
Egemonia sugli scudi anche in campo femminile, che a dir la verità non è novità di giornata ma costante del periodo recente, nel quale la 42enne Gunn-Rita Dahle non ha avuto pressoché avversarie, giungendo al sesto mondiale di specialità della sua strepitosa carriera. Piazza d'onore per la danese Annika Langvad; completa il podio Sabine Spitz. Decima al traguardo Daniela Veronesi.
LP
Riproduzione riservata ©