“Arriva un momento nella vita di ogni uomo in cui si capisce che bisogna smettere di lottare e lasciare che gli eventi seguano il loro naturale corso. Per me questo momento è arrivato adesso”. La delusione di Lance Armstrong può essere riassunta da questa sua dichiarazione riportata sul suo sito ufficiale. Il ciclista americano ha deciso di rinunciare a difendersi dalle accuse di doping. Dopo l’ultimo ricorso perso, il sette volte vincitore del Tour de France, non intende più contestare la decisione dell’Usada, l’agenzia antidoping statunitense. Questo non significa ammettere la colpa, anzi, Lance Armstrong continua a proclamare la sua innocenza. Dall’altra parte l’antidoping americano dichiara di avere prove e testimoni contro il texano.
La scelta di non contestare più le accuse di doping, ha prodotto i primi effetti: richiesta di revoca dei sette Tour conquistati tra il 1999 e il 2005 e la radiazione a vita del corridoro. Se il verdetto dell’agenzia antidoping venisse confermato Armstrong perderebbe definitivamente tutti i titoli conquistati, con automatica assegnazione al secondo classificato. Un titolo a tavolino andrebbe anche a Ivan Basso. Nel nuovo albo d’oro comparirebbe anche Jan Ullrich, per tre volte secondo a Parigi. Un vero paradosso visto che il tedesco, già vincitore nel 1997, è stato coinvolto in questioni legate al doping.
Elia Gorini
La scelta di non contestare più le accuse di doping, ha prodotto i primi effetti: richiesta di revoca dei sette Tour conquistati tra il 1999 e il 2005 e la radiazione a vita del corridoro. Se il verdetto dell’agenzia antidoping venisse confermato Armstrong perderebbe definitivamente tutti i titoli conquistati, con automatica assegnazione al secondo classificato. Un titolo a tavolino andrebbe anche a Ivan Basso. Nel nuovo albo d’oro comparirebbe anche Jan Ullrich, per tre volte secondo a Parigi. Un vero paradosso visto che il tedesco, già vincitore nel 1997, è stato coinvolto in questioni legate al doping.
Elia Gorini
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