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Slitta il campionato Nba e crescono le speranze di vedere Bryant con la maglia della Virtus

11 ott 2011
Basket. L’NBA non parte
Basket. L’NBA non parte
Il meeting lungo una notte si chiude con una fumata nerissima. Proprietari e giocatori litigano ad oltranza, non c’è accordo praticamente su nulla e figuriamoci se qualcuno scappuccia la penna e propone di firmare. Muro contro muro vuol dire lock-out ad oltranza e le prime 2 settimane annullate. Non si gioca, lo conferma ufficialmente anche il Commissioner dell’Nba David Stern. E mai un accordo è stato così lontano perché i due nodi più grossi, gestione generale dei proventi e salary cap non sono nemmeno state discusse. I milionari fanno le bizze e l’opinione pubblica americana si schiera con l’indotto. Non ci sono solo gli artisti nel grande circo del basket professionistico, ma anche ad esempio gli addetti alle arene, soli e senza stipendio in attesa di sapere se qualcosa accadrà e quando accadrà. Ma il lock out vuol dire anche nuova benzina sul fuoco della speranza di Sabatini. Il patron della Virtus ha consegnato agli agenti del campione due proposte, una riguarda l’impiego dell’asso nel periodo di serrata, l’altra la gara secca. La Kobe night.

Roberto Chiesa

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