Va tutto secondo pronostico sul ghiacciaio austriaco del Rettebach: sulla pista di Sölden la vittoria nello slalom gigante maschile è affare per l'idolo di casa Marcel Hirscher, detentore della Coppa del Mondo di specialità. Senza il norvegese Svindal, fuori per la rottura del tendine d'Achille, il compito per l'iridato di Hallein è stato tutto sommato semplice.
Vantaggio sensibile già dopo la prima manche, quando l'unico in grado di potergli dare fastidio sembrava – come era lecito aspettarsi – lo statunitense Ted Ligety, distante 19 centesimi. Nella seconda manche, però, l'americano ha sbagliato tutto, aprendo le porte del successo ad Hirscher: 2'28''09 il tempo finale, di ben 1''58 migliore di quanto fatto registrare da Fritz Dopfer, sul podio al pari di Alexis Pinturault che ha chiuso ad oltre 2'' dall'austriaco. Il primo degli italiani è Davide Simoncelli, sesto dopo un grandissimo recupero in seconda manche. La stessa in cui Floria Eisath ha riscattato una pessima prima discesa, per chiudere dunque col 13° posto assoluto. Nei dieci ci finisce invece Roberto Nani, costante nel suo 1''15 che alla fine gli permette di chiudere davanti a Ligety.
Peccato per Giovanni Borsotti: una seconda manche da Top Ten non è stata sufficiente a cancellare con un colpo di spugna un prima manche chiusa col quartultimo tempo.
LP
Vantaggio sensibile già dopo la prima manche, quando l'unico in grado di potergli dare fastidio sembrava – come era lecito aspettarsi – lo statunitense Ted Ligety, distante 19 centesimi. Nella seconda manche, però, l'americano ha sbagliato tutto, aprendo le porte del successo ad Hirscher: 2'28''09 il tempo finale, di ben 1''58 migliore di quanto fatto registrare da Fritz Dopfer, sul podio al pari di Alexis Pinturault che ha chiuso ad oltre 2'' dall'austriaco. Il primo degli italiani è Davide Simoncelli, sesto dopo un grandissimo recupero in seconda manche. La stessa in cui Floria Eisath ha riscattato una pessima prima discesa, per chiudere dunque col 13° posto assoluto. Nei dieci ci finisce invece Roberto Nani, costante nel suo 1''15 che alla fine gli permette di chiudere davanti a Ligety.
Peccato per Giovanni Borsotti: una seconda manche da Top Ten non è stata sufficiente a cancellare con un colpo di spugna un prima manche chiusa col quartultimo tempo.
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