Le bugie hanno le gambe corte, si sa. E talvolta sono pure costose. Questo è il caso di Lance Armstrong, che torna ad incrociare i legali con il Sunday Times, che sei anni fa si vide costretto a pagare la bellezza di 300.000 sterline per diffamazione, reo di aver infangato l'immagine del ciclista statunitense additandolo di doping.
Scoperto il vaso di Pandora, con la squalifica e la detronizzazione di Armstrong dai 7 troni parigini, oggi il Sunday Times torna a batter cassa. Il risarcimento richiesto dalla testata giornalistica è pari a 1.200.000 euro.
Nella lettera diffusa ieri dal Sunday Times si legge: “È evidente che il procedimento del 2006 era basato su affermazioni false e fraudolente. Le affermazioni di Armstrong e dei suoi avvocati di non aver mai fatto uso di sostanze dopanti erano assolutamente non veritiere”.
Luca Pelliccioni
Scoperto il vaso di Pandora, con la squalifica e la detronizzazione di Armstrong dai 7 troni parigini, oggi il Sunday Times torna a batter cassa. Il risarcimento richiesto dalla testata giornalistica è pari a 1.200.000 euro.
Nella lettera diffusa ieri dal Sunday Times si legge: “È evidente che il procedimento del 2006 era basato su affermazioni false e fraudolente. Le affermazioni di Armstrong e dei suoi avvocati di non aver mai fatto uso di sostanze dopanti erano assolutamente non veritiere”.
Luca Pelliccioni
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