Si può vincere, e Biaggi lo fa in gara 1, ma si può anche dominare e sempre Biaggi si concede in gara 2. Insomma il Round San Marino ha un nome solo, Max Biaggi che soffia su 39 candeline e sui luoghi comuni che vogliono a quell’età i piloti in fase calante. Allora, alla faccia della fase calante il quattro volte Campione del Mondo fa doppietta sul circuito che per sua stessa ammissione lo preoccupava di più. In gara 1 si accontenta, si fa per dire, di vincere. A sette giri dalla fine ha sferrato l’attacco decisivo all’australiano Corser che era scappato via e poi ha contenuto, ragionato, rintuzzato di fioretto gli attacchi di Checa che nel frattempo è passato secondo. L’altra Italia al netto di Biaggi fa quarta con Fabrizio, undicesima con la rivelazione delle prove, Scassa, e dodicesima con Lorenzo Lanzi da San Piero in Bagno che ha sostanzialmente confermato le premesse del week end. E così Biaggi prepara l’allungo in classifica generale, che diventa assolo in gara 2. Perché il romano ha deciso di andare via a Michel Fabrizio e tirando come un pazzo ha trionfato per dispersione. Mezza giornata dopo l’arrivo del resto del gruppo con Haslam secondo e Fabrizio con le unghie bravo a tenersi il podio perché dietro Cruchlow non mollava mai. Lanzi tredicesimo. Da segnalare in Supersport (vinta da Laverty) i capolavori del giovane Tamburini, quinto, e del verucchiese Roccoli che portato non si sa come la sua lentissima Honda Intermoto al settimo posto.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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