Era cominciata nel migliore dei modi la sfida tra Stefano Galvani e il monegasco Oger. Sotto un cielo nuvoloso ma che sembrava tenere, il tennista sammarinese era riuscito a mettere in soggezione Oger che non andava oltre ad ottimo servizio. Il primo set molto equilibrato si è' risolto in favore di Galvani che ha chiuso sul 7 a 5. Per l'italo - sammarinese il solito problema agli occhi che non gli da' tregua da diversi anni, ma non sarà il solo. Comincia bene anche il secondo set, Galvani ingrana la marcia giusta e si porta avanti di due games. Recupera il monegasco che accorcia le distanze proprio quando la pioggia inizia a farsi sentire. Al quarto, sul 30- 0 Galvani, il giudice di sedia interrompe il gioco, l'acquazzone rende impossibile la disputa all'aperto. Il tennis club Arquebusiers e' dotato anche di cinque impianti al chiuso: si decide per il proseguimento dell'incontro all'interno, sul sintetico. Una sfida nettamente condizionata. L'interruzione di oltre 45 minuti spezza inevitabilmente il buon ritmo impresso da Stefano Galvani, medaglia d'oro in Liechtenstein. Si riparte : gioco Galvani e 3 a 1. Da questo momento la gara si inasprisce. La rimonta di Oger toglie sicurezza all'italo -sammarinese che si scompone e non riesce a mantenere la calma, diversi i suoi battibecchi con il giudice di sedia, su palle dentro o fuori . Si arriva così al tie- break al secondo fatale per Galvani. Il terzo set resta equilibrato, ma di nota la migliore condizione fisica del monegasco che chiude 6 - 4.
l.g.
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