Chi sperava di ripartire con una frazione tranquilla e rilassata è rimasto deluso, perché la 16esima tappa del Tour regala forti sferzate di vento e spettacolari giochi di squadra. Alla fine la spunta la Sunweb e in particolare il suo alfiere Michael Matthews, premiato dal fotofinish su Boasson Hagen e Degenkolb. La seconda vittoria nelle ultime tre tappe permette all'australiano di rifarsi sotto in maniera prepotente in ottica maglia verde, anche perché Marcel Kittel è andato in difficoltà fin da subito e ha ceduto parecchio.
Nessuna novità invece in cima alla classifica: Froome è sempre primo con 18” su Aru, 23” su Bardet e 29” su Uràn. Degli altri solo Landa resiste imperterrito sotto i 2', a 1'17”: crolla invece l'irlandese Martin, che non riesce a entrare nel ventaglio giusto e perde quasi 50”, cedendo la quinta piazza allo spagnolo. Come lui Contador, uscito dai primi 10: le sue speranze di raddrizzare un Tour in tono minore e di lanciarsi alla caccia del podio, di fatto, si chiudono oggi.
Chi invece non si arrende è Aru, che risponde colpo su colpo ai tentativi della Sky di tenerlo lontano dal suo capitano Froome, sfruttando il vento in poppa. Ora il sardo avrà due tappe alpine per studiare il contrattacco: il suo amato Galibier domani e l'Izoard – ultimo arrivo in salita del Tour – venerdì sono due occasioni da non mancare, perché se Froome arriva in giallo alla crono marsigliese è finita. Per un italiano che sogna, un altro si risveglia di botto: si parla di Davide Bennati, che a due km dal traguardo annusa il colpaccio e parte, cercando di anticipare il gruppetto di testa, Niente da fare però, perché viene travolto dallo scatto di Van Avermaet, Degenkolb, Matthews e Boasson Hagen, che regalano l'arrivo in volata portato a casa dall'australiano.
Nessuna novità invece in cima alla classifica: Froome è sempre primo con 18” su Aru, 23” su Bardet e 29” su Uràn. Degli altri solo Landa resiste imperterrito sotto i 2', a 1'17”: crolla invece l'irlandese Martin, che non riesce a entrare nel ventaglio giusto e perde quasi 50”, cedendo la quinta piazza allo spagnolo. Come lui Contador, uscito dai primi 10: le sue speranze di raddrizzare un Tour in tono minore e di lanciarsi alla caccia del podio, di fatto, si chiudono oggi.
Chi invece non si arrende è Aru, che risponde colpo su colpo ai tentativi della Sky di tenerlo lontano dal suo capitano Froome, sfruttando il vento in poppa. Ora il sardo avrà due tappe alpine per studiare il contrattacco: il suo amato Galibier domani e l'Izoard – ultimo arrivo in salita del Tour – venerdì sono due occasioni da non mancare, perché se Froome arriva in giallo alla crono marsigliese è finita. Per un italiano che sogna, un altro si risveglia di botto: si parla di Davide Bennati, che a due km dal traguardo annusa il colpaccio e parte, cercando di anticipare il gruppetto di testa, Niente da fare però, perché viene travolto dallo scatto di Van Avermaet, Degenkolb, Matthews e Boasson Hagen, che regalano l'arrivo in volata portato a casa dall'australiano.
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