Un'altra perla del piccolo Fabio Aru incendia la Vuelta e fa sua la tappa numero 18. Il monte Castrove non è una vetta inespugnabile, ma un dignitoso colle di seconda categoria. E quando la strada sale il corridore dell'Astana si sente a casa. E fa scalpi eccellenti. Mette in fila Chris Froome ad esempio, e poi il tris spagnolo Valverde, Rodriguez e Contador staccato di 13''. Una vittoria costruita a 4 km dall'arrivo quando Aru ha saputo cambiar passo e scremare il gruppo dei migliori. Un'accellerazione alla quale sono Froome ha saputo rispondere anche se allo sprint finale il sardo ne aveva comunque di più per prendersi la tappa. In classifica generale gli equilibri non cambiano. Contador conserva la rossa di leader con 1'19'' su Froome e 1'32'' su Valverde. E mentre la corsa perde Cancellara e Boonen, ritirati in chiave mondiale, Aru vive il grande sogno di fare tris. E' quinto in classifica a 3'15'', ma quella di domani potrebbe essere ancora una tappa per lui. Che è andato alla Vuelta per vedere che effetto faceva e che ora nei 5 ci vuol proprio restare.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
Riproduzione riservata ©