Con tante salite, ben 8, alla Vuelta si fa sul serio fin da subito, fin dalla seconda tappa. Vince il colombiano Esteban Chaves, scalatore della Orica, che dopo 158 km doma il Caminito del Ray e si prende tappa e maglia. Con lui arriva l'olandese Dumoulin che pare quasi poter prevalere e poi si pianta in volata, mentre Roche tarda 9 secondi. Primo italiano Fabio Aru a 37 secondi, mentre l'anno dispari continua a portar disastri al povero Vincenzo Nibali. Dato in grande condizione, il siciliano ex Re del Tour è rimasto coinvolto in una maxi caduta a 28 km dall'arrivo. E qui arrivano anche le prime polemiche perchè mentre il tutti giù per terra coinvolge oltre a Nibali anche sicuri e attesi protagonisti come Bouhanni e Sagan e mentre il gruppo si spezza fatalmente, Movistar e Katusha cominciano a tirare a tutta. L'Astana mette un paio di luogotenenti a disposizione dello squalo e il grande sforzo profuso lo ha riporta in gruppo, ma nell'ultima salita ha finito col pagare tutto e perdere un minuto e 38 secondi al traguardo. Un minutino invece si caricano sulle spalle Pozzovivo e Brambilla che comunque hanno saputo dare segni di vitalità importanti da investire sulle prossime tappe.
r.c.
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