Il basket è uno sport di squadra, quindi non basta aver vinto più degli altri per essere migliore degli altri, ma se in tredici anni di carriera NBA hai vinto undici titoli, vuol dire che sei un fuoriclasse ed un vincente. E’ il caso di Bill Russell, leggendario centro dei Boston Celtics negli anni cinquanta e sessanta. Ai tempi non c’era il tiro da tre punti, quindi i giocatori più spesso dominanti erano quelli più alti, perché più avvantaggiati nel gioco vicino a canestro. Ai tempi Bill Russell aveva un rivale Wilt Chamberlain, che lo superava in tutte le statistiche ed appariva maggiormente dominante considerando tutti gli aspetti del gioco. Però i titoli li vinceva Russell, secondo qualcuno perché aveva compagni migliori e secondo altri perché era lui a rendere migliori i propri compagni. Chi ha allenato Russell diceva che il suo compito era semplice con un giocatore come lui, che era l’allenatore in campo dei propri compagni e negli ultimi tre anni di carriera faceva addirittura il doppio compito di giocatore ed allenatore. Oggi il gioco è cambiato molto rispetto ad allora e Russell appartiene a quel tipo di giocatori difficilmente adattabili al gioco di oggi, ma se consideriamo la grandezza in rapporto alla propria epoca Russell è sicuramente uno dei più grandi campioni di sempre ed è anche quello che ha sorriso di più quando contava, undici volte in tredici anni. E’ sempre stato nei Boston Celtics, che la maggior parte dei titoli li hanno vinti con lui.
Andrea Renzi