Non era quella contro la capolista Virtus la domenica più facile per cominciare a vincere. E infatti la Carpegna Prosciutto dura poco più di 8 minuti prima di perdere contatto con la prima della classe. Pesaro nel primo quarto resta aggrappata alla partita grazie soprattutto al buon lavoro di Drell, poi è Bologna a salire in cattedra con l'ingresso di Teodosic.
Nel secondo tempo i ragazzi di Pesaro si mettono generosamente all'inseguimento, tra tanti errori e fasi più precise, ma è ancora Bologna a comandare le operazioni alla VitriFrigo Arena attestanto il suo vantaggio su un margine di 20 rassicuranti punti. Così tra cose interessanti e altre meno, tra spunti da approfondire e problemi su cui lavorare la Carpegna Prosciutto cede 79-94 al termine di una partita che ha confemato quello che già si sapeva alla vigilia. E cioè che la Virtus è più forte, a tratti ingiocabile, ma che Pesaro ha ampi margini di miglioramento per arrivare più vicino alle squadre di prima fascia, attualmente fuori portata.