Milano stecca e il Barcellona la stacca grazie all'80-65 sull'Efes, che in attesa di Zalgiris e Bayern gli vale il 6° posto in solitaria. Un successo in rimonta frutto del clamoroso 41-15 della ripresa, coi turchi mai in doppia cifra nei due quarti conclusivi. L'Efes parte bene e sommerge di triple i catalani, così, nonostante i 10 punti di Hanga e le tante palle perse, nel secondo quarto sale a +17. Al rientro dall'intervallo lungo ci sono ancora 11 punti di scarto, poi Oriola, Claver e Ribas danno il via alla mattanza. Alla lunga si unisce anche Seraphin – 13+8 rimbalzi – che al 29° mette la prima freccia e nell'ultimo quarto, aiutato dalle triple di Pangos e Heurtel, dà al Barça un vantaggio a due cifre che non sarà più contestato.
Cade l'Efes e con lui l'altra quarta in classifica, l'Olympiacos, fermato 79-75 dal fanalino di coda Darussafaka. Decisive le prove di Douglas -19+9 assist – e Peiners – 16+9 rimbalzi – grandi protagonisti nel 14-3 che, in avvio di partita, issa i turchi a distanza di sicurezza. La contesa si riapre solo al 35°, quando il Pireo fa 9-0 e torna a contatto. Douglas prova a tamponare ma non basta, perché a 15” dalla sirena Strelnieks sale a quota 15 con la quarta tripla della sua serata, che vale il -2. A questo punto scatta la sfida dei liberi e a deciderla è l'errore di Printezis, che sbagliando il secondo tiro permette a Douglas di prendersi fallo e gita in lunetta perfetta, per un +4 ormai incontestabile.
Poco più sotto, Baskonia rilancia le sue ambizioni playoff vincendo 85-77 sul parquet del Khimki, ancora privo di Shved. Gli ospiti prendono il largo nel secondo periodo, si fanno riacciuffare nel terzo ma nel quarto allungano ancora, stavolta definitivamente, trascinati da un Hilliard che, nelle frazione, mette tutti i suoi 14 punti. 14 anche per Voigtmann, mentre Shields ne fa 15, in gran parte sparati in partenza. Nei russi 19 di Mickey e 14+6 assist di Markovic. Episodio curioso nel terzo quarto, quando Shengelia manca l'alley oop, s'aggrappa al ferro e disintegra il tabellone, costringendo la partita a un lungo stop.
RM
Cade l'Efes e con lui l'altra quarta in classifica, l'Olympiacos, fermato 79-75 dal fanalino di coda Darussafaka. Decisive le prove di Douglas -19+9 assist – e Peiners – 16+9 rimbalzi – grandi protagonisti nel 14-3 che, in avvio di partita, issa i turchi a distanza di sicurezza. La contesa si riapre solo al 35°, quando il Pireo fa 9-0 e torna a contatto. Douglas prova a tamponare ma non basta, perché a 15” dalla sirena Strelnieks sale a quota 15 con la quarta tripla della sua serata, che vale il -2. A questo punto scatta la sfida dei liberi e a deciderla è l'errore di Printezis, che sbagliando il secondo tiro permette a Douglas di prendersi fallo e gita in lunetta perfetta, per un +4 ormai incontestabile.
Poco più sotto, Baskonia rilancia le sue ambizioni playoff vincendo 85-77 sul parquet del Khimki, ancora privo di Shved. Gli ospiti prendono il largo nel secondo periodo, si fanno riacciuffare nel terzo ma nel quarto allungano ancora, stavolta definitivamente, trascinati da un Hilliard che, nelle frazione, mette tutti i suoi 14 punti. 14 anche per Voigtmann, mentre Shields ne fa 15, in gran parte sparati in partenza. Nei russi 19 di Mickey e 14+6 assist di Markovic. Episodio curioso nel terzo quarto, quando Shengelia manca l'alley oop, s'aggrappa al ferro e disintegra il tabellone, costringendo la partita a un lungo stop.
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