Milano vince ancora e vince alla Milano, ossia comandando sempre o quasi, fuggendo più volte ma senza chiuderla e rischiando di farsi beffare all'ultimo. È 93-90 su Baskonia, alla prima con Perasovic in panca dopo che la sconfitta-onta col Buducnost ha fatto saltare Martinez, che conferma come la sua classifica menta sul valore del roster.
Nedovic è di nuovo ai box, gli altri due invece ci sono eccome: 20 punti e 8 assist per James e 22 punti per Micov, che nel primo quarto asfalta tutto e tutti con 13 punti e 3/4 dall'arco. Purtroppo per lui ci sono anche due falli, che gli costa una seconda frazione tutta in panca. Alle prodezze serbe si uniscono i punti di Tarczewski e gli assist di James e se l'Olimpia non va oltre al +7 è solo perché di fronte c'è un Poirier mette 10 dei suoi 18 punti . Il francesone – in doppia doppia con 10 rimbalzi – è l'emblema di una squadra chirurgica da due, che tira col 64% e a tratti anche col 70% abbondante. Ma che fatica da fuori, eccezion fatta per Vildoza – 15 totali ma poca lucidità nei momenti chiave – e Janning, che ne segna 18 e, proprio dall'arco, firma il +1 Vitoria di inizio secondo quarto. Sorpasso cancellato subito da quattro triple equamente divise tra Brooks e Jerrells, preziosi alfieri della coppia reggente con 25 punti combinati e decisivi nel convulso finale.
A differenza dei baschi, Milano da oltre la linea colpisce con quasi il 50% e un'altra bomba di Bertans vale il primo +10. E qui comincia la fisarmonica: qualche errore, due pallacce perse da James e Tarczewski e Baskonia torna a ridosso col parziale di 9-0. Nel terzo periodo invece James si sveglia anche come marcatore – 12 punti – e Micov risorge dalla panca mettendo i suoi restanti 9, per un nuovo +10 dalla vita egualmente breve. Nell'ultimo quarto il gioco da tre di Brooks vale il +9, gli ospiti tornano in corsa con le triple di Vildoza e Hilliard ma mancano il pari per ben 5 volte.
Jerrells fa 4/4 dalla lunetta per il +6, mancano 8” e in mezzo la stoppata+recupero di Brooks su Shengelia sembra far da sipario. Invece tripla di Janning e pasticcio in rimessa di Micov che regala 6 centesimi di speranza ai baschi, dei quali però Hilliard non riesce a far tesoro. Sospirone e sesto successo, per un quarto posto condiviso, ora, col solo Efes.
RM
Nedovic è di nuovo ai box, gli altri due invece ci sono eccome: 20 punti e 8 assist per James e 22 punti per Micov, che nel primo quarto asfalta tutto e tutti con 13 punti e 3/4 dall'arco. Purtroppo per lui ci sono anche due falli, che gli costa una seconda frazione tutta in panca. Alle prodezze serbe si uniscono i punti di Tarczewski e gli assist di James e se l'Olimpia non va oltre al +7 è solo perché di fronte c'è un Poirier mette 10 dei suoi 18 punti . Il francesone – in doppia doppia con 10 rimbalzi – è l'emblema di una squadra chirurgica da due, che tira col 64% e a tratti anche col 70% abbondante. Ma che fatica da fuori, eccezion fatta per Vildoza – 15 totali ma poca lucidità nei momenti chiave – e Janning, che ne segna 18 e, proprio dall'arco, firma il +1 Vitoria di inizio secondo quarto. Sorpasso cancellato subito da quattro triple equamente divise tra Brooks e Jerrells, preziosi alfieri della coppia reggente con 25 punti combinati e decisivi nel convulso finale.
A differenza dei baschi, Milano da oltre la linea colpisce con quasi il 50% e un'altra bomba di Bertans vale il primo +10. E qui comincia la fisarmonica: qualche errore, due pallacce perse da James e Tarczewski e Baskonia torna a ridosso col parziale di 9-0. Nel terzo periodo invece James si sveglia anche come marcatore – 12 punti – e Micov risorge dalla panca mettendo i suoi restanti 9, per un nuovo +10 dalla vita egualmente breve. Nell'ultimo quarto il gioco da tre di Brooks vale il +9, gli ospiti tornano in corsa con le triple di Vildoza e Hilliard ma mancano il pari per ben 5 volte.
Jerrells fa 4/4 dalla lunetta per il +6, mancano 8” e in mezzo la stoppata+recupero di Brooks su Shengelia sembra far da sipario. Invece tripla di Janning e pasticcio in rimessa di Micov che regala 6 centesimi di speranza ai baschi, dei quali però Hilliard non riesce a far tesoro. Sospirone e sesto successo, per un quarto posto condiviso, ora, col solo Efes.
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