Troppe le assenze, a Kaunas la rimaneggiatissima Olimpia conosce il secondo stop europeo consecutivo. Nulla di irrimediabile per un'Armani che è ancora nella metà di sinistra della classifica, ma le perduranti assenze di Nedovic e James cominciano a farsi sentire. Meglio lo Zalgiris quindi che punisce 31 volte dal campo e sfata il taboo interno in un'atmosfera incendiata da 14.000 infuocatissimi supporter. Nonostante un Micov sdraiato da un inusuale 0/5 alla pausa lunga, Milano prova a scappare coi primi sussulti in velocità di Kuzminskas,e tocca più il +7 ma si fa riprendere in fretta. L'Olimpia paga le scellerate di James che tira anche da nove metri e i problemi di falli di Tarczewski: dal 22-29 parte l'onda lunga dello Zalgiris, un clamoroso 18-0 in meno di 5 minuti farcito dagli schiaccioni di Davis e White e dai petardi di Wolters e Walkup che ora fanno male, L'Armani sbatte contro il pressing a tutto campo, James è fuori partira e Pianigiani non riesce a rimetterlo in riga. Jerrells e Bertans giocano da 6, Cinciarini e Brooks non si prendono responsabilità mentre Micov non sta bene, ma prova a scrollarsi e scrollare i compagni. Poi, finalmente, arrivano le triple di Bertans, che rimette la testa sul match prima di raggiungere la sua nazionale e firma la doppietta del 53-52 al 27'. Il 60-58 di fine terzo quarto è una bella base per giocarsela. Lo Zalgiris torna a martellare palla dentro, riguadagna un +8 ma ora Milano c'è, e non appena riesce a riempire l'area ha ancora la forza di correre con i suoi lunghi lituani (69-68 al 34'). Le responsabilità, nei possessi chiave, se le prende James solo che sbaglia tutte le scelte, tra triple a salve e assalti ciechi alla diligenza. E Micov, autore di 12 punti nel secondo tempo a 48" dalla sirena il trepunti del pari. La chiudono Davies e Wolters , i migliori di casa. Una settimana di riposo serve a rimettere insieme acciaccati e pensieri. Al rientro in Eurolega ci sarà Gran Canaria, un bel regalo del calendario.
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