I Golden State Warriors hanno conquistato il titolo NBA 2021-22 dopo aver battuto in finale i Boston Celtics 4-2, espugnando nell'ultima partita il Boston Garden 103-90. Per la squadra allenata da Steve Kerr è il quarto titolo vinto dal 2014 ad oggi. E' il quarto titolo anche per Stephen Curry, che ha finalmente vinto anche il simbolico premio di miglior giocatore delle finali NBA. Le altre tre volte in cui i Warriors di Kerr hanno conquistato l'ambito anello, il premio di MVP delle finali era stato conquistato da Iguodala e due volte da Kevin Durant.
Dopo l'addio di Durant, l'invecchiamento di Iguodala e il grave infortunio che ha tenuto a lungo fuori Klay Thompson tutti pensavano che il ciclo dei Warriors fosse finito, ma i californiani non sono una squadra qualunque. Sono la squadra che negli ultimi otto anni ha cambiato la NBA, rendendo il tiro da tre punti un'arma letale per vincere partite e titoli, mentre prima erano solo un opzione in più. Sono anche la squadra che ha rivoluzionato il gioco rinunciando al centro, proponendo in quel ruolo Draymond Green che non è un lungo gigante dominatore dell'area come quelli che si erano visti prima. E se vittoria dei Warriors doveva essere, il fato ha giustamente premiato come mvp delle finali il miglior realizzatore di canestri da tre punti della storia, Stephen Curry, che più di chiunque altro è l'emblema di questa squadra e che nei due trionfi precedenti si era umilmente sacrificato per Kevin Durant, un gesto di grande valore che pochi fuoriclasse del suo livello avrebbero accettato di fare.
cs Andrea Renzi