Sono tanti i figli d'arte nello sport e ce ne sono stati e ce ne sono tuttora anche in NBA. Essere i figli di un grande campione rappresenta un bel biglietto da visita, una raccomandazione speciale, ma è anche un grande fardello da portare, perché i paragoni col padre vengono in automatico. Abbiamo oggi Isaiah Thomas Jr,. che prima di gravi infortuni era entrato più volte nella lista dei migliori quintetti ipotetici in NBA e suo padre ha vinto due titoli NBA con i Detroit Pistons ed è stato inserito tra i settantasei migliori giocatori della storia della lega l'anno scorso e tra i migliori cinquanta nel 1997.
Abbiamo i due plurititolati splash brothers di Golden State Stephen Curry e Klay Thompson, figli di Del Curry buon giocatore degli anni novanta e Michael Thompson, due volte campione NBA negli anni ottanta. Poi c'è quella probabilmente di maggior impatto formata da Arvydas Sabonis, leggendario e rivoluzionario centro sovietico - lituano degli anni ottanta e novanta, che è padre di Domantas Sabonis, che quest'anno sta vivendo una stagione regolare da sogno con la maglia dei Sacramento Kings. Ed è anche l'unica europea che ci sia mai stata in NBA.
Andrea Renzi