A Madrid come a Lione, l'Olimpia comanda per un tempo salvo poi sciogliersi nella ripresa e incassare l'ennesima sconfitta europea, la quinta di fila. Il Real vince 76-67 e resta secondo a -1 dall'Efes, mentre Milano, capolista fino a meno di un mese fa, rischia di perdere pure il 7° posto, in caso di successo del Khimki nella partita di stasera.
Nonostante un quintetto di partenza inconsueto – con in campo i quasi mai utilizzati Burns e Cinciarini – Milano si porta subito avanti, guidata dai canestri di un Micov che chiuderà a quota 22. Il Real fatica sia nel tiro dall'arco che nella lotta a rimbalzo, statistica nella quale Tarczewski e Brooks dettano legge. In totale la coppia rossonera ne sommerà 17, mentre a livello di squadra il computo del 20° dirà 20-10. In tutto questo Milano non tira praticamente mai da fuori (1/3), però in post basso e penetrazione si fa valere eccome e allunga: nel primo quarto, l'ingresso di Rodriguez vale l'accelerata del +7, nel secondo invece Micov ne mette 5 nel 10-0 che vale il +13.
È +9 invece alla sirena del riposo lungo, ancora una volta però il terzo quarto risulta fatale. Al rientro il Real ha tutto un altro piglio e complice un'Olimpia sempre più impacciata in difesa comincia a calare gli assi: Campazzo dà la sveglia con 5 punti e un assist, Randolph – bomber di casa con 16 punti e 7 rimbalzi – consolida il ritorno con due triple in fila, Deck puntella segnandone altri 5 e ne esce il 20-5 del +4 blanco. Il 4° fallo di Scola e la dura difesa su Rodriguez tagliano le gambe all'Olimpia, cui non bastano le bombe di Micov per tornare in corsa. Anche perché di là Mickey alza l'asticella e nel quarto mette stoppate, difesa e soprattutto 13 dei suoi 15 punti. 6 dei quali nell'8-1 orchestrato dal solito Campazzo – fenomenale coi sui 12 assist – dopo il quale il Real si ritrova a +11 e non rischia più.