Nel primo dei due spareggi Pesaro domina 12' per poi sciogliersi di botto e uscire di scena e ora il viaggio Olbia-Bologna è pura utopia. Con l'84-70 Brindisi cancella il -12 dell'andata e raggiunge al secondo posto la VL, ora chiamata all'impresa contro una Sassari di nuovo capolista in solitaria grazie alla solita passeggiata su Roma. I sardi hanno gli scontri diretti a favore con Brindisi, mentre la Carpegna Prosciutto adesso è sotto coi pugliesi e con la Dinamo deve ribaltare il -15 della scorsa settimana, per poi affidarsi alla calcolatrice e sperare. Brindisi la porta a casa coi parzialoni dei quarti intermedi, imbastiti dai tre tenori di serata: Harrison (19 punti), Willis (15+12 rimbalzi) e Thompson, che ne mette altri 15.
A Pesaro invece va tutto storto: nei liberi – un misero 5/8 contro il 17/21 avversario – nei rimbalzi – 41-27 – e dall'arco (7/26). Si salva solo l'avvio di partita, nel quale gli assist di Cain e le bombe di un Delfino subito a quota 8 valgono l'immediato +7. Brindisi resta in scia grazie ai canestri di Perkins, la VL però da fuori è chirurgica – 3/5 – e ha un Cain ancora trascinatore, così, dopo 2' di secondo periodo, lo scarto è sempre di 7. Qui però d'improvviso cambia tutto, le triple pesaresi smettono di entrare e la situazione, in un attimo, si ribalta. Una sciocchezza di Drell regala a Zanelli i tre liberi del sorpasso, poi Harrison – sin lì solo 2 punti dalla lunetta – s'accende con tre triple in rapide successione, dando corpo, in 8', a un parziale di 22-3. Andata al riposo lungo sul -12, Pesaro rientra con 5 punti in fila di Filipovity e s'illude di poterla riaprire. Illusione, appunto: adesso sono Willis e Thompson a guidare l'affondo di Brindisi, con Repesa che perde pure Cain per falli e affonda sotto il 20-6 avversario.
Il +22 del 30° è già una sentenza sulla vittoria, ma il discorso della differenza canestri resta aperto. Anche perché nel quarto Brindisi non trova punti per mezzo periodo, di là invece Drell e Zanotti sono a piombo e vien fuori il 10-0 del -12 VL. La soglia per non andare sotto negli scontri diretti, così i 5' finali un senso ce l'hanno eccome. A 28” dalla sirena Drell piazza la tripla del nuovo -14 e sul cambio fronte i pugliesi bruciano tutti i 24” senza riuscire a tirare. Resta una manciata di secondi di speranza ma i time out sono finiti, così Tambone si lancia al galoppo dalla sua linea di fondo e prova la disperata che renderebbe meno amaro il tutto, il pallone però non va dove deve e per la VL, alla fine del tunnel, c'è solo nero.