A due turni dal termine Pesaro resta sempre a metà tra playoff e salvezza, ma per smuovere la situazione questa domenica, al netto dei risultati altrui, serve l'impresa. Alla Vitrifrigo c'è Milano, che viaggia sull'entusiasmo da Eurolega – 2-0 sul Bayern e Final Four a un passo – e deve ancora blindare il primato su Brindisi, con la quale è sotto negli scontri diretti. La discesa biancorossa è cominciata proprio dopo la finale di Coppa Italia con l'Olimpia, che col titolo a portata dispiegò tutta la sua forza e la chiuse in un quarto. Tutt'altra storia all'andata, quando la VL comandò a lungo e a 1' 30” dalla sirena era ancora in vantaggio. Altra storia ma anche altra Pesaro, cui non resta che stringere i denti per non rovinare una stagione che resterebbe positiva anche senza post season. La notizia buona è il ritorno di Cain, la cui assenza a Trieste ha pesato tantissimo, in particolare dietro: l'infortunio con Brindisi è smaltito, il centro ha ripreso ad allenarsi e, per quanto non al 100%, con la capolista ci sarà.
Si gioca a mezzogiorno, poi non resterà che seguire le partite serali, che diranno di più su quello che la VL dovrà cercare nell'ultimo turno. In ottica playoff, con Trieste settima a +4, la corsa è soprattutto su Trento e Cremona, ottave a +2: i lombardi hanno il derby contro Brescia – che poi incrocerà proprio Pesaro – mentre il focolaio in casa Brindisi ha portato al rinvio della sfida tra i pugliesi e i trentini. Sul fronte salvezza, passa tutto da Fortitudo-Cantù, penultima contro ultima. Cantù sta a -4 dalla VL, dunque un successo della Effe garantirebbe ai biancorossi la permanenza in Serie A. E c'è da credere che chiuderebbe pure la questione Robinson, visto che i bolognesi sarebbero salvi a loro volta e dunque non avrebbero più ragione di ricorrere al Coni per ribaltare l'esito della partita.