A Olbia si gioca per il primato in solitaria del Girone D, con Sassari vincente con merito su una Pesaro che ha il carattere e la determinazione per restare in partita, finché il fiato regge. L'86-71 parla di una VL che spaventa la Dinamo costringendola ad appena 9 punti nel terzo periodo, salvo poi crollare in un quarto nel quale viene doppiata con un parziale di 24-12. In una sfida con percentuali dal campo da preseason, un peso non indifferente ce l'ha il rendimento in lunetta: Pesaro, quasi perfetta contro Brindisi, tira pochissimo e malissimo – 2/7 – mentre la Dinamo è a lungo impeccabile e chiude con 24/27. In cattedra, per il Banco, c'è il duo da doppia doppia Spissu-Burnell: il play sardo fa 17+10 assist con un finale d'autore, per l'ex Cantù invece 12+14 rimbalzi. Bene anche l'ex Pusica – top scorer a quota 18 – e un Bilan quasi perfetto al tiro, mentre per Pesaro spiccano Robinson – 14+10 assist – Cain – 12+8 rimbalzi – e Delfino, il cui apporto va ben oltre ai 13 punti segnati.
E poi c'è l'illusionista Massenat, che si brucia in fretta ma in un avvio da 10-3 per Sassari dà la scossa segnando i primi 9 della VL, servendo pure l'assist per la schiacciata del sorpasso di Filipovity. Pesaro gioca già a memoria ma non riesce a far durare l'equilibrio, così, già in chiusura di periodo, svanisce l'ultima parità della partita. A cancellarla, ironia della sorte, è proprio Pusica, che a cavallo della prima sirena ne mette 15 e manda i suoi a +10. Delfino e Massenat bussano dall'arco per sgretolare lo scarto, ma il poker filato di Bendzius e il gioco da 4 di Gentile riallungano a +12, diventato +13 in avvio di terzo. Qui la vecchia VL sarebbe crollata, quella nuova invece ha gente come Carlos Delfino e la va a riaprire. Il capitano tiene a galla la barca con 7 punti e a suon di assist architetta il ritorno dei suoi, che coi canestri di Cain e le triple di Robinson e Filloy piazzano il 10-0 che vale il -3 del 30°. Sassari annaspa tra errori dall'arco e palle perse ma, nel momento più buio, pesca il jolly Spissu: dopo un avvio di quarto a ritmi bassi, il play s'accende tra triple e assist e, con 9 punti, guida il 20-6 del +17, al quale Pesaro, che ormai non ne ha più, non riesce a replicare.