19 sconfitte su 20 - le ultime tre con l'avversario in tripla cifra - 12 punti da recuperare alla prima delle salve e necessità di vincere almeno la metà delle 12 partite rimaste, per colmare il disavanzo. Per quanto l'aritmetica ancora non condanni, la stagione della VL Pesaro è già compromessa da tempo e la società, con largo anticipo, alza bandiera bianca e smantella. Dopo Clint Chapman rescinde anche Jaylen Barford, ufficialmente passato alla Virtus Roma (ironia della sorte terzultima, dunque una di quelle sulle quali, in teoria, si dovrebbe fare la corsa). In due giorni via quello che sarebbe il centro titolare – per quanto più adatto all'ala e visto pochissimo dopo il ko di novembre – e il top scorer della squadra, che pur con basse percentuali – leggi individualismo e forzature - viaggiava a oltre 16 punti di media.
Il tutto per evitare spese ormai inutili, in modo da risparmiare in vista della prossima A2. Come confermato anche da coach Sacco, che tolto il riferimento alla categoria ha ribadito il concetto in un'intervista al Corriere Adriatico. “La società è già proiettata alla prossima stagione – ha detto – e in accordo col club darò più spazio agli italiani”. Ossia 5 dei 9 giocatori rimasti: di stranieri restano Pusica – già nel mirino del Galatasaray e altro vendibile – Drell e Thomas – da tempo ai margini – e Williams, preso per salvare la patria e affondato con essa. Non rimane che provare a chiudere con dignità una stagione partita male già col pasticcio Blair e compromessa fin dalle scelte in panchina: troppo inesperto Perego – solo mezza stagione da head coach – troppo fuori dal giro Sacco, assente in massima serie dal 2001. Ambedue insufficienti per un roster giovane e con individualità interessanti ma acerbe – vedi Barford, Pusica, Eboua e Totè – sommando il tutto ecco la cronaca di un disastro.