Non basta un Milan quadrato, organizzato e compatto. Nella splendida, quanto contestata, cornice di Jeddah la Juventus è Supercampione d'Italia per l'ottava volta nella sua storia, record della competizione. L'ha decisa Cristiano Ronaldo, al primo trofeo in maglia bianconera e all'ottava rete nelle ultime sette finali disputate con i club.
L'avvio è juventino. Al 3' Cancelo, di rientro dall'infortunio, serve Douglas Costa che va con il mancino a giro. Palla che sfiora il palo, così come al 17' quando lo stesso Cancelo scippa la sfera al connazionale Ronaldo e calcia in diagonale. Stesso epilogo di qualche minuto prima.
Il Milan di Gattuso non sta a guardare. Szczesny va a farfalle su calcio d'angolo ma nessuno dei giocatori rossoneri riesce ad approfittarne, poi Castillejo ci prova dal limite, sfera alta.
CR7 si fa vedere al tramonto del primo tempo; traversone di Douglas Costa e splendida mezza rovesciata del portoghese con la palla che termina alta di un nulla. La risposta del Milan è in una conclusione di Calhanoglu, bloccata in due tempi da Szczesny.
La ripresa si apre con l'occasione più ghiotta del Milan: Cutrone raccoglie un pallone vagante in area. Traversa piena del numero 63 e brividi che corrono sulle schiene dei tifosi bianconeri.
A tranquilizzarli ci pensa lui, ci pensa Cristiano Ronaldo. Prima lascia sul posto Calabria e costringe Donnarumma alla respinta e, poi, su cioccolatino di Pjanic, lo buca per l'1-0 Juventus, indirizzando la Supercoppa verso Torino.
Il finale è dedicato alle polemiche: Kessiè viene espulso dopo un intervento duro a centrocampo. Il VAR dissipa ogni protesta mentre i rossoneri reclamano per un intervento al limite di Emre Can su Conti in area, giudicato regolare da Banti che decide di non andare a rivederlo al monitor.
A trionfare è ancora una volta la Juventus che sfata il tabù Supercoppa, dopo un solo successo negli ultimi 4 anni. Ma, con CR7, è tutta un'altra storia.
AC
L'avvio è juventino. Al 3' Cancelo, di rientro dall'infortunio, serve Douglas Costa che va con il mancino a giro. Palla che sfiora il palo, così come al 17' quando lo stesso Cancelo scippa la sfera al connazionale Ronaldo e calcia in diagonale. Stesso epilogo di qualche minuto prima.
Il Milan di Gattuso non sta a guardare. Szczesny va a farfalle su calcio d'angolo ma nessuno dei giocatori rossoneri riesce ad approfittarne, poi Castillejo ci prova dal limite, sfera alta.
CR7 si fa vedere al tramonto del primo tempo; traversone di Douglas Costa e splendida mezza rovesciata del portoghese con la palla che termina alta di un nulla. La risposta del Milan è in una conclusione di Calhanoglu, bloccata in due tempi da Szczesny.
La ripresa si apre con l'occasione più ghiotta del Milan: Cutrone raccoglie un pallone vagante in area. Traversa piena del numero 63 e brividi che corrono sulle schiene dei tifosi bianconeri.
A tranquilizzarli ci pensa lui, ci pensa Cristiano Ronaldo. Prima lascia sul posto Calabria e costringe Donnarumma alla respinta e, poi, su cioccolatino di Pjanic, lo buca per l'1-0 Juventus, indirizzando la Supercoppa verso Torino.
Il finale è dedicato alle polemiche: Kessiè viene espulso dopo un intervento duro a centrocampo. Il VAR dissipa ogni protesta mentre i rossoneri reclamano per un intervento al limite di Emre Can su Conti in area, giudicato regolare da Banti che decide di non andare a rivederlo al monitor.
A trionfare è ancora una volta la Juventus che sfata il tabù Supercoppa, dopo un solo successo negli ultimi 4 anni. Ma, con CR7, è tutta un'altra storia.
AC
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