Come quasi sempre negli ultimi tempi il Fano porta a casa il risultato, ma, come quasi sempre dall'inizio del campionato, non vince. In casa dell'Arezzo i marchigiani passano già all'9° con una fenomenata di Barbuti, autore di un gran destro incrociato scoccato quasi dal vertice dell'area. E con un po' di fortuna resistono fino al 95°, quando Cutolo firma il beffardo e definitivo 1-1. Per il Fano la magra consolazione è il 6° risultato utile nelle ultime 7 – il 4° consecutivo – che gli permette di lasciare il Ravenna solo al penultimo posto. Più sotto solo l'Arezzo, che smaltita la valanga di arretrati si ritrova comunque fanalino di coda a -2 dalla zona playout.
Ma si tratta di un punto ampiamente meritato per i toscani, perché dopo il vantaggio gli ospiti avranno solo un'altra occasione. Sempre con Barbuti, che stavolta, sull'assist smarcante di Paolini, manca clamorosamente il controllo davanti alla porta. Viceversa, i padroni di casa qualcosina in più provano a imbastirlo: Belloni crossa per Cerci, Paolini legge bene e anticipa di testa. Ancora duello Cerci-Paolini, l'ex azzurro va via con un numero e poi crolla in area, con l'arbitro che, un po' a sorpresa, fa proseguire. L'Arezzo continua a spingere e quel che crea passa sempre dai soliti: Belloni parte e mette a rimorchio liberando Benucci, pessimo nella conclusione di prima intenzione. È Di Nardo invece che potrebbe beneficiare della punizione di Cerci, non credendoci abbastanza però il pallone è facile preda di Meli. Non va meglio a Zuppel che sul traversone di Luciani ci arriva, ma non coordina l'inzuccata.
Le occasioni vere però arrivano quando si sveglia Cutolo: il primo squillo è una rovesciata su assist di Di Paolantonio, Meli fa il mago e concede solo l'angolo. Dal quale lo stesso Cutolo pennella per la testa di Borghini, palla a lato di niente. E quando anche l'ultima speranza aretina sembra svanita ecco che Di Paolantonio intercetta la respinta difensiva e s'inventa il corridoio per l'inserimento di Cutolo, libero in area per un pari.