La malinconia veste il bianconero più o meno da settembre, ma il problema numero uno adesso è chiudere lentamente un campionato mai nato. E soprattutto non concedere la seconda chance a chi ha costruito un’accozzaglia del genere. A chi ha preso Marco Rossi in sostanza, non si dia la possibilità di scegliere Atzori, ad esempio. Il resto fa parte di un pomeriggio decadente nel quale prevale il senso di inadeguatezza alla situazione, quell’essere intruso in un campionato che non gli appartiene e sbolle la rabbia verso Russo, un arbitro che si diverte a trattare male chi sta peggio. Dopo il primo gol in sospetto fuorigioco, il fischietto campano concede due rigori, il primo dei quali talmente assurdo che stimola Cellino a ringraziare le amicizie importanti. E poi l’espulsione di Colucci e mille altre cose, che sono rispetto al disastro argomenti troppo leggeri. Da un lato un anno del genere facilita anche le cose a chi deve sbaraccare tutto. A patto che si sbaracchi davvero tutto e si riparta da zero. Non è una vergogna ritornare in una B forse più consona alle dimensioni di Cesena e del Cesena. Ma un conto e retrocedere, l’altro è sprofondare. Una piccola speranza sul finale legata al rosso stupido preso da Rossi. Magari sarà la spinta decisiva per lasciarlo a casa.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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