Dopo aver fallito anche il campionato della dignità promosso da un Beretta che poco altro poteva fare, finalmente oggi si chiude il peggior Cesena di sempre in serie A. Una retrocessione sportivamente da accettare, sulla quale però sanguinano le ulcere della presunzione che l’hanno causata e i problemi di bilancio da far quadrare per ripartire. Serie B vuol dire tornare a casa, ma anche conti della serva. Dai 20 milioni incassati in questa pur disgraziata stagione in massima serie, il Cesena scende ai 5 garantiti dal paracadute. Campedelli prepara una robusta cura dimagrante al suo apparato, che comincia dall’Area Tecnica per toccare un po’ tutti i settori, comprese le giovanili. Meno direttori, forse qualche faccia nuova, sicuramente una diversa prospettiva. Il Presidente dovrà scegliere il nuovo allenatore e lo farà cambiando strategia. Non più costosi fenomeni in cerca di riciclo dopo l’ennesimo fallimento, ma giovani per i quali Cesena possa rappresentare il trampolino di lancio e non la mano di vernice. Quindi mister X non sarà Atzori, anche perché chi ne caldeggia l’ingaggio potrebbe essere il primo degli epurati. Dunque un bel giro di frullatore, i sabati che tornano al centro della settimana e tutte le domeniche libere.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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