Logo San Marino RTV

Champions: Napoli per gli ottavi, Inter in cerca di conferme a Dortmund

Gli azzurri sono in ritiro punitivo - contro il volere di Ancelotti - ma col Salisburgo possono assicurarsi la qualificazione. I nerazzurri devono difendere il successo di San Siro contro i tedeschi.

di Riccardo Marchetti
5 nov 2019

La doppia velocità tra coppa e campionato porta al paradosso del Napoli, in ritiro punitivo alla vigilia di una partita che, per la prima volta nella sua storia, potrebbe mandarlo agli ottavi di Champions con due turni d'anticipo. Così sarebbe, a meno di un improbabile colpaccio del Genk a Liverpool, in caso di vittoria sul Salisburgo, ora a -4 e già battuto in Austria. Per contro c'è quel 7° posto a -11 dalla Juve che ha spinto De Laurentiis a optare per la clausura. Decisa a sorpresa e senza nemmeno consultare Ancelotti, che s'adegua ma non nasconde il disappunto. Venendo al campo, col tecnico di Reggiolo la formazione è sempre un'incognita. Davanti a Meret – e accanto a KoulibalyManolas è ancora incerottato e potrebbe far posto a Maksimovic, ai lati invece Di Lorenzo e Mario Rui o Luperto. A centrocampo Allan ha recuperato in un amen ma va in panchina: sicuri Callejon e Fabian Ruiz, gli altri posti se li giocano Insigne, Zielinski ed Elmas. In attacco Milik viene da 5 gol in 4 gare e dovrebbe partire titolare con uno tra Lozano e Mertens, ma la voglia di giocarla in velocità potrebbe cambiare tutto. Per il Salisburgo solito 4-4-2 con davanti Hwang e soprattutto il 19enne Haaland, capocannoniere del torneo con 6 reti e già autore di una doppietta all'andata.

Per un Napoli in cerca di se stesso c'è un'Inter che va a Dortmund per difendere il successo interno dello scorso turno, che ha ribaltato i giochi di forza col Borussia. Perdere con tre o più gol di scarto vorrebbe dire gettare tutto al vento, vincere ancora sarebbe un mezzo pass per gli ottavi e ogni altro risultato garantirebbe, se non altro, il vantaggio negli scontri diretti coi tedeschi. Come all'andata Conte annuncia audacia e gioco offensivo, ma deve fare i conti con un centrocampo privo di Gagliardini, Asamoah e D'Ambrosio. Sensi invece torna, anche se in mediana, con Barella e Brozovic, dovrebbe andare Vecino. Per il resto Godin, De Vrij e Skriniar davanti ad Handanovic, Candreva e Biraghi esterni e Lukaku e Lautaro in attacco. Nel Borussia, Favre recupera Alcacer – in teoria per la panchina – e spera fino all'ultimo di ritrovare Reus, che ha saltato anche la rifinitura. Facile che, dopo il 4-3-3 di San Siro, torni il 4-2-3-1 d'ordinanza, con Sancho, Brandt e Hazard dietro a Goetze.


Nel servizio le parole di Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli.


Riproduzione riservata ©