''Il problema è già stato posto in Consiglio federale - ha notato Beretta parlando del rapporto tra la norma Uefa e l'applicazione italiana -, la questione è capire come si ottiene il risultato facendo l'interesse dei valori che si affermano e della stragrande maggioranza dei tifosi: bisogna riflettere molto in fretta ma in maniera laica altrimenti rischiamo di consegnare le chiavi degli stadi e del campionato a una minoranza''. Secondo Beretta ''la chiusura completa di uno stadio è molto grave per l'immagine del calcio e per le persone perbene che sono il 99,9% di chi frequenta gli stadi. Le disposizioni sanzionatorie in atto portano a risultati che nessuno voleva all'inizio''. La situazione è complicata nei rapporti troppo spesso ambigui fra società e ultrà? ''Nel complesso è molto netto il percorso di affrancamento del calcio italiano da qualunque tipo di rapporto. Ci sono momenti in cui servono prese di posizione nette ma bisogna valorizzare gli aspetti positivi e ridurre al minimo gli effetti degenerativi''.
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