Grandi, più di tutti gli altri, e celebrati a dovere anche a quattro mesi di distanza dalla conquista della Coppa del Mondo in Brasile. La Germania di Joachim Löw ha già scritto una pagina indelebile della storia del calcio, il lungometraggio proiettato in prima visione in piazza a Monaco nella serata di ieri – oltre a registrare un'affluenza attorno al centinaio di migliaia di tifosi e curiosi – ha immortalato ora e per sempre le gesta della “Die Nationalelf”, ovvero l'undici nazionale.
Tra i tanti accorsi alla prima del film intitolato “Die Mannschaft”, che significa la squadra – in senso vocativo e determinativo: quella e nessun altra, capace di un'impresa straordinaria – c'era anche Sepp Blatter, intervenuto a Monaco di Baviera in mezzo a Schweinsteiger, Lahm, Khedira, Löw e Bierhoff per complimentarsi ulteriormente con Le Aquile e premiare loro una seconda volta: non con la Coppa del Mondo, ora, bensì con una targa che rappresenta il lustrino che la Germania porterà con orgoglio sul petto fino a Mondiali di Russia 2018, ai quali si presenterà da detentrice del titolo.
LP
Tra i tanti accorsi alla prima del film intitolato “Die Mannschaft”, che significa la squadra – in senso vocativo e determinativo: quella e nessun altra, capace di un'impresa straordinaria – c'era anche Sepp Blatter, intervenuto a Monaco di Baviera in mezzo a Schweinsteiger, Lahm, Khedira, Löw e Bierhoff per complimentarsi ulteriormente con Le Aquile e premiare loro una seconda volta: non con la Coppa del Mondo, ora, bensì con una targa che rappresenta il lustrino che la Germania porterà con orgoglio sul petto fino a Mondiali di Russia 2018, ai quali si presenterà da detentrice del titolo.
LP
Riproduzione riservata ©