La generazione di fenomeni si arricchisce, forse, con uno vero. Si chiama Martin Odegaard, ha appena 15 anni ma il C.T. della Norvegia lo ha appena omaggiato con la prima convocazione nella nazionale maggiore. Giocherà l'amichevole di oggi contro gli Emirati Arabi. In campionato ha segnato 53 giorni dopo il debutto. Altro record di precocità in frantumi. Lo chiamano, con poca fantasia, il Messi norvegese. Su di lui i grandi club preparano le grandi manovre. Bayern, i due Manchester, il Tottenham e soprattutto il Celtic avvantaggiato dall'avere un allenatore, Ronny Deila, norvegese. Il nuovo fenomeno non riuscirà a battere il record assoluto di precocità. Giocherà la sua prima partita in nazionale un anno dopo tal Lucas Knecht, quattordicenne difensore (oggi già un vecchietto di 21 anni) che indossò la maglia del suo paese le Isole Marianne a 14 anni e 2 giorni. Odegaard riuscirà comunque a superare due vecchie conoscenze del calcio italiano come il ghanese Appiah e Mohamed Kallon entrambi in nazionale poco prima di compiere i 16 anni.
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