Dalla giostra dei sogni il Ravenna scende a quattro giri dalla fine. Tre schiaffoni a domicilio da un Carpi perfetto per cinismo e dedizione e per i ragazzi di Dossena la rincorsa al Rimini da difficile diventa un miraggio. Sono sostanzialmente due stupidaggini a lanciare gli emiliani. La prima Haruna si addormenta con la palla nei piedi costringendo i compagni di reparto ad arrangiarsi con le cattive. La punizione disegnata da Bolis è tanto lenta, quanto precisa. Per il portiere Botti non è giornata. Colpiti a freddo, i giallorossi provano a riprenderla subito. Saporetti prende l'angolo. Poi Prati dal limite viene murato sempre in corner. Cresce il Ravenna, Belli dal limite non inquadra la porta. Dal nulla ecco il suicidio perfetto numero 2.
Lancione più che altro ad alleggerire l'assedio, Botti esce senza parlare e Antonini allunga senza guardare. Mai per l'incredulo Raffini raddoppio fu più comodo. Al minuto 21 del giorno tanto atteso, il campionato è quasi volato via. Eppure i giallorossi si buttano all'inseguimento per riaprila fin da subito. Ferretti vola sul colpo di testa di Haruna. Ma è al 41' che i romagnoli creano una palla clamorosa con una bella combinazione divorata inopinatamente da Prati che a porta spalancata calcia in curva.
Secondo tempo, il Carpi prende comoda ogni ripresa del gioco, l'arbitro spiega al contrariato Dossena che recupererà tutto. Non recupera invece il Ravenna nonostante un forcing pressoché costante. Minuto 8 bella occasione: Guidone di testa pizzica la traversa. E poi episodio che fa infuriare il Benelli. Dall'angolo mischione laocontico e classico gol-non gol che per ben due volte sembra più gol. L'arbitro fa giocare e lo fa anche subito dopo quando un una delle rare ripartenze ospiti Villanova prende qualcosa di molto simile a un rigore. Niente. Il tempo è nemico dei giallorossi, poco lucidi, ma ancora con il cuore all'arrembaggio.
Ferretti in uscita bassa a schermare Guidone, uno degli ultimi ad arrendersi. Poi il portiere del Carpi è addirittura miracoloso sul povero Guidone che arpiona e spara. Paratissima del numero uno ospite. Quando il calcio ci si mette sa essere anche crudele, finale con Sivilla in contropiede a fare 0-3. Chiusa la partita e forse anche il campionato.