C'è grande attesa per il debutto della nuova Italia di Luciano Spalletti. Il CT non è mai stato un integralista ma la sua idea di gioco non si discosterà troppo da quella vincente di Napoli. 4-3-3 fluido, ritmo altissimo anche negli allenamenti, pochi fronzoli, grande disponibilità da parte di tutti, quella disponibilità che si era affievolita nell'ultima parte Mancini. Lo dicono i fatti: nessuno ha accusato piccoli dolori, con l'ex CT, al contrario era frequente, al minimo acciacco, la presentazione del certificato medico. Chiaro, siamo all'inizio della nuova era, motivazioni diverse, e tanta voglia di mettersi alle spalle un periodo più ombre che luci.
Spalletti, non ha tempo di fare esperimenti, servono punti subito, ne devono arrivare sei tra Macedonia, sabato, e Ucraina martedi 12 settembre, per puntare alla qualificazione diretta. Il primo gettone azzurro di Spalletti proprio contro la Nazionale che fece toccare il punto più basso dell'era Mancini. Era Il 24 marzo 2022, l’Italia venne a sorpresa sconfitta nella semifinale playoff verso i Mondiali in Qatar. A Palermo, a decidere la sfida un gol al 92’ di Aleksandar Trajkovski, giocatore passato anche dal nostro campionato.
Gigi Donnarumma non parla di rivincite, gli azzurri devono pensare al presente, e l'oggi, a giudizio del portierone, il presente non può che essere vincere e stop. Nell'ipotetica formazione, Raspadori potrebbe partire dal primo minuto, con Chiesa e Politano a supporto. L'attaccante del Napoli osanna il suo ex allenatore e si dice felice di questa nuova ventata di entusiasmo che si respira nel clan azzurro.