Per ribaltare la Carrararese, il Benevento chiede l'aiuto ai tifosi e quel "voglio una squadra feroce" proferito da Auteri alla vigilia contribuisce ad apparecchiare la tavola. Serve vincere con 2 gol di scarto per capovolgere l'1-0 dell'andata o per lo meno vincere per allungare la questione agli extra time. Dallo stadio dei Marmi il Benevento è tornato battuto e con alcuni nuvoloni neri sulla testa. Perché sconfitta a parte, il risultato è sembrato stretto alla Carrarese che forse ne aveva di più, forse ha approcciato meglio, certo ha rubato ai campani il marchio di fabbrica del gioco alto al limite dello spericolato. Intuiti possibili temporali, Auteri è andato per le vie brevi chiudendosi e accettando un risultato che complica, ma lascia tutto aperto. Da un lato non sembrava il Benevento, dall'altro è stato buon senso.
Stessa ora fari accesi al Menti dove il Vicenza, uscito miracolosamente indenne da Avellino, si gioca la finale in 90 minuti. Cosa è successo o meglio cosa non è successo al Partenio Lombardi lo riassume Vecchi con "ci è andata bene", mentre una squadra brillante e produttiva come l'Avellino sacramenta per aver sciupato almeno 4 occasioni che potevano rendere il ritorno di oggi una specie di allenamento in vista della finale. Che invece è tutta da conquistare, perché i biancoverdi sono costretti a vincere a vincere in trasferta. Vero che casa e fuori ormai sono dettagli, ma la finale e quindi anche la B può passare davvero da un dettaglio.