A 19 anni dall'ultima volta la Lazio scende in campo superare il primo turno di Champions. E visto il +4 sul Brugge la qualificazione potrebbe arrivare anche con un ko, se lo Zenit già eliminato desse una mano. Ma per non complicare l'ultima coi belgi serve una vittoria in casa del Borussia Dortmund, che garantirebbe gli ottavi e varrebbe il primo posto. I tedeschi hanno Reiner, Meunier e Schmelzer fuori e Guerrero ed Emre Can incerottati, ma davanti sono al completo: Sancho, Reus, Reyna e Hazard si giocano tre maglie alle spalle del fenomeno Haaland. Classe 2000 e già bomber d'alto rango con 17 gol in 14 partite, che diventano 33 su 32 nel suo anno solare a Dortmund. Per arginarlo, Inzaghi studia un trio di centrali puri: Hoedt, Acerbi e Luiz Felipe, che però è in ballottaggio con Patric. L'altro dubbio in porta tra Reina e Strakosha, poi formazione tipo: Marusic e Fares ai lati, in mezzo Milinkovic, Leiva e Luis Alberto, Correa e Immobile davanti.
Se la Lazio scende in campo per rinnovare la sua storia, una teoricamente poco appetibile Juventus-Dinamo Kiev sarà resa epocale grazie alla francese Stephanie Frappart, che diventerà la prima donna ad arbitrare in Champions. I bianconeri sono già qualificati ma devono vincere per provare a contendere il primato al Barça, eppure, nonostante un avversario da 1 punto in 4 turni, Pirlo non vara il tridente. “Siccome Morata sarà squalificato domenica in campionato, mentre Paulo ha giocato anche una partita impegnativa l'altra sera – spiega l'allenatore bianconero - per non rischiare di perdere qualcuno in vista delle prossime è meglio che giochi Morata e Dybala si prepari per il derby”. Accanto allo spagnolo ovviamente Ronaldo, con Chiesa e Ramsey che dovrebbero completare il reparto offensivo. Poi mediana Bentancour-McKennie e, visto il ko all'ultimo di Chiellini, trio Demiral-De Ligt-Bonucci davanti a Szczesny. E a sinistra Alex Sandro, alla seconda da titolare dopo il lungo infortunio.