Weekend di prime volte per le star europee in Major League. Per un Rooney che si sblocca c'è un Ibrahimovic che va di tripletta, decisiva per il rocambolesco 4-3 dei suoi Los Angeles Galaxy sull'Orlando City. Per Ibracadabra fanno 15 gol e 6 assist – uno anche ieri – in 17 partite, giustificazione più che abbondante per la sua solita, simpatica guasconeria. Per i Galaxy invece sono 9 risultati utili, un filotto che ha permesso loro di risalire fino al terzo posto dell'Ovest. Viceversa, Orlando resta nei bassifondi dell'Est, caduta nonostante le buone premesse: al 18° Higuita triangola con Kljestan e la sblocca, aiutato dalla dormita di Ashley Cole. E qui arrivano i primi segnali di Ibra: torre imperiosa su lancio di Romney, Giovani Dos Santos riceve, s'accentra e incrocia in rete col rasoterra. Qualche secondo prima del riposo però c'è un altro buco di Cole pagato caro da LA: il duo Yotun-Higuita libera a destra Kljestan, Ciani intercetta l'imbucata che segue e trova un meraviglioso autogol di tacco. Lo show di Ibra comincia col pari di inizio ripresa, firmato con uno stacco deciso e incontrastato su traversone di Giovani Dos Santos. Il resto dopo l'ennesima fuga di Orlando, arrivata quando El Munir scappa a Romney e crossa per la testa di Dwyer, impeccabile nell'imitazione – o quasi – dello svedese. Che però non ama le imitazioni, infatti da lì alla fine deborda: sponda per Kamara e inzuccata in tuffo per chiudere lo scambio, Edwards si fa piegar le mani ed è tutto da rifare. Quindi, il colpo del ko: Carrasco mette dentro, Tarek chiude su Pontius e involontariamente serve proprio Ibra, che controlla, va di girata e pesca tripletta e tre punti.
Zlatan on fire ma, paradossalmente, mai quanto l'ex Torino Martinez. Che fa doppietta e sale a quota 24 gol in 23 partite, ma soprattutto consente alla capolista Atlanta United di stendere 2-1 il Montreal Impact e di allungare sulle newyorkesi, entrambe battute. Villalba parte a sinistra su imbeccata di Almiron e mette in mezzo a memoria per la capocciata sicura del suo capocannoniere, letale pure nella ripresa. Escobar la strappa a Lovitz, serve Gressel e si fionda sulla respinta di Bush: Raitala salva sulla linea ma non riesce a spazzare, Martinez è lì e finisce il lavoro. Montreal riesce solo ad accorciare con un gioiello di Piatti, che la scaraventa sotto l'incrocio su assist di Silva, lesto nell'andarsene in slalom tra i difensori ospiti.
RM
Zlatan on fire ma, paradossalmente, mai quanto l'ex Torino Martinez. Che fa doppietta e sale a quota 24 gol in 23 partite, ma soprattutto consente alla capolista Atlanta United di stendere 2-1 il Montreal Impact e di allungare sulle newyorkesi, entrambe battute. Villalba parte a sinistra su imbeccata di Almiron e mette in mezzo a memoria per la capocciata sicura del suo capocannoniere, letale pure nella ripresa. Escobar la strappa a Lovitz, serve Gressel e si fionda sulla respinta di Bush: Raitala salva sulla linea ma non riesce a spazzare, Martinez è lì e finisce il lavoro. Montreal riesce solo ad accorciare con un gioiello di Piatti, che la scaraventa sotto l'incrocio su assist di Silva, lesto nell'andarsene in slalom tra i difensori ospiti.
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