L'anticipo di Seconda dice reti inviolate al Moccagatta, dove l'Alessandria ha ospitato la Spal davanti a duemila spettatori. Un minuto di silenzio in memoria delle vittime del tragico incidente di Lampedusa, che ha shockato l'Italia intera, poi si parte, con i ferraresi – in inedito rosso – a muovere il primo pallone. Anche la prima giocata offensiva è di marca emiliana, con la puntata di Cozzolino abbondantemente fuori misura.
Poco dopo batte un colpo anche Varricchio: il capitano ospite ci prova con un mancino da poco fuori l'area di rigore, ma spara a salve su Poluzzi.
L'Alessandria, con più confusione che raziocinio, si affaccia nell'area di Menegatti, dove il buon spunto di Spighi non trova degna conclusione da parte di Rantier, e l'occasione sfuma.
Fantoni di là prova a fare male su piazzato, ma il mancino ottiene effetti rugbystici.
I grigi si affidano all'estro di Riccardo Taddei, che lancia perfettamente Rantier, ma ancora una volta il numero undici piemontese pecca nell'atto conclusivo e non impegna Menegatti. Capitan Ferrini prova a suonare la carica, e la sua discesa sulla corsia mancina porta alla perfetta incocciata di Scotto, che buca la rete emiliana. Inutilmente però, visto che l'ex Santarcangelo è fermato dalla bandierina di Rossini di Padova. Il primo tempo va in archivio sul tentativo scentrato di Taddei.
La ripresa è inaugurata dall'educato mancino dell'ex Rimini, che trova un Menegatti attento. Poco dopo è invece Rantier ad avere la palla buona, ma il suo mancino sull'assist di Ferrini è decisamente da rivedere.
Meglio l'Alessandria nella ripresa: Taddei si mette in proprio ma Menegatti intuisce in anticipo e rende vano un piazzato pur ben calciato.
Le conclusioni mancine non risultano efficaci tra i grigi, e Sabato non è l'eccezione che conferma la regola. La Spal si chiude bene e spaventa sulle palle inattive: scompiglio in area su questo corner, fuori invece la soluzione di Fantoni, con Poluzzi ben posizionato.
È questa l'ultima emozione di una sfida meglio interpretata dai padroni di casa, che falliscono la scalata alla vetta solitaria. Prova di maturità e compattezza per la Spal che dimostra di avere le qualità per tirarsi fuori da sabbie mobili mai pericolose come quelle di quest'anno.
Poco dopo batte un colpo anche Varricchio: il capitano ospite ci prova con un mancino da poco fuori l'area di rigore, ma spara a salve su Poluzzi.
L'Alessandria, con più confusione che raziocinio, si affaccia nell'area di Menegatti, dove il buon spunto di Spighi non trova degna conclusione da parte di Rantier, e l'occasione sfuma.
Fantoni di là prova a fare male su piazzato, ma il mancino ottiene effetti rugbystici.
I grigi si affidano all'estro di Riccardo Taddei, che lancia perfettamente Rantier, ma ancora una volta il numero undici piemontese pecca nell'atto conclusivo e non impegna Menegatti. Capitan Ferrini prova a suonare la carica, e la sua discesa sulla corsia mancina porta alla perfetta incocciata di Scotto, che buca la rete emiliana. Inutilmente però, visto che l'ex Santarcangelo è fermato dalla bandierina di Rossini di Padova. Il primo tempo va in archivio sul tentativo scentrato di Taddei.
La ripresa è inaugurata dall'educato mancino dell'ex Rimini, che trova un Menegatti attento. Poco dopo è invece Rantier ad avere la palla buona, ma il suo mancino sull'assist di Ferrini è decisamente da rivedere.
Meglio l'Alessandria nella ripresa: Taddei si mette in proprio ma Menegatti intuisce in anticipo e rende vano un piazzato pur ben calciato.
Le conclusioni mancine non risultano efficaci tra i grigi, e Sabato non è l'eccezione che conferma la regola. La Spal si chiude bene e spaventa sulle palle inattive: scompiglio in area su questo corner, fuori invece la soluzione di Fantoni, con Poluzzi ben posizionato.
È questa l'ultima emozione di una sfida meglio interpretata dai padroni di casa, che falliscono la scalata alla vetta solitaria. Prova di maturità e compattezza per la Spal che dimostra di avere le qualità per tirarsi fuori da sabbie mobili mai pericolose come quelle di quest'anno.
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