"Due punti di penalizzazione al Parma, da scontare per il campionato passato" e con l'effetto dunque di annullare la promozione in serie A: è la richiesta avanzata dalla procura della Federcalcio nel processo presso il Tribunale Figc con l'accusa di tentato illecito, per la vicenda dei messaggi whatsapp di Emanuele Calaiò ai giocatori dello Spezia. La procura, rappresentata dal sostituto Dario Perugini, ha chiesto in subordine 6 punti di penalizzazione, se la corte decidesse di applicare la sanzione per il prossimo campionato. Chiesta anche una squalifica di 4 anni per lo stesso Calaiò: i suoi messaggi Whatsapp a due giocatori dello Spezia dimostrerebbero, secondo la procura Figc, la volontà di 'ammorbidire' l'avversario in una sfida decisiva per la promozione del Parma.
"Ho passato un'estate orribile, di inferno, a giustificarmi anche in lacrime con i miei figli: ho 36 anni e sono oramai vicino alla fine della mia carriera, non voglio chiuderla con una macchia come questa, sono accuse che non mi appartengono". ha riferito Calaiò in una dichiarazione spontanea al Tribunale Figc.
"Ho passato un'estate orribile, di inferno, a giustificarmi anche in lacrime con i miei figli: ho 36 anni e sono oramai vicino alla fine della mia carriera, non voglio chiuderla con una macchia come questa, sono accuse che non mi appartengono". ha riferito Calaiò in una dichiarazione spontanea al Tribunale Figc.
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