C'è mezza Romagna che ride e aspetta di andare alla cassa e poi c'è l'altra metà nel caos. C'è chi ha cambiato prima e chi al volo, insomma ha ragione chi vaticinava in tempi non sospetti che alla ripresa sarebbe stato un altro campionato. Ne ha approfittato l'Imolese che con Cevoli in panchina si è compattata e fuori casa messo le basi per arrivare alla salvezza. Ai rossoblù, al termine di una travagliata stagione passata anche attraverso 3 gestioni tecniche, manca meno dell'ultimo sforza. Basterà non fare disastri al Galli, basterà perfino perdere col minimo scarto. Insomma il tavolo per festeggiare il terzo campionato consecutivo in serie C è apparecchiato. Tutto male invece a Ravenna, che a Fano ha subito un passivo (2-0) pesante da ribaltare e che poteva essere ancora più duro. Il Fano di Alessandrini specie nella partita secca è squadra capace di qualunque impresa, impresa che servirebbe al Ravenna uscito tramortito dal lock down. Elettroencefalogramma piatto per una squadra alla quale il Presidente Brunelli ha provato anche la defibrillata dell'esonero tra andata e ritorno. Non un inedito, nel 2000 toccò a Walter Nicoletti sulla panchina del Cesena, ma raro si. Nel girone A la Pergolettese ha pareggiato 0-0 l'andata sul campo della Pianese e con 2 risultati su 3 salva la pelle, mentre la Giana superata 1-0 a Olbia dovrà restituire a Gorgonzola per lo meno lo stesso trattamento. Nel girone sud il capolavoro di Loviso mette il Rende un gol davanti al Picerno e andrà a difenderlo in Basilicata. Il colpaccio della Sicula Leonzio a Bisceglie mette i siciliani in pole per la permanenza tra i professionisti.
Play out, domani le gare di ritorno
29 giu 2020
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