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Playout: Savona si morde le mani, Gubbio bacia quelle di Iannarilli

24 mag 2015
Playout: Savona si morde le mani, Gubbio bacia quelle di Iannarilli
Playout: Savona si morde le mani, Gubbio bacia quelle di Iannarilli
Il sabato perfetto del Bacigalupo si è incrinato al terzo minuto di recupero, quando un Gubbio fin lì assente ingiustificato e ancora in partita grazie all'ennesima giornata di grazia di Anthony Iannarilli ha bucato la rete ligure col destro di Casiraghi.
Resta molto più di un semplice amaro in bocca tra i giocatori di Riolfo, che per quanto messo in campo ieri avrebbe meritato di chiudere già il discorso salvezza, quantomeno con un successo molto più rotondo rispetto al potenziale 2-0 che sembrava ormai acquisito e che – anche e soprattutto alla luce dell'espulsione di Galuppo al 60' – andava oltremodo stretto alla compagine ligure, sempre in controllo dell'incontro e spesso e volentieri negli ultimi sedici metri eugubini, anche in condizioni di parità numerica.
I tanti sforzi profusi in avvio hanno dato frutto tra il 36' e il 37' quando il capitano Jack Demartis – storica bandiera e simbolo degli ultimissimi e gloriosi anni sulla riviera di Ponente – ed Andrea Sanna sembravano aver messo al tappeto un Gubbio già traballante con un uno-due potenzialmente traumatico; e che in effetti è risultato tale, perchè degli eugubini non c'è traccia nemmeno nella ripresa, eccettuata quella verticalizzazione da destra che Riolfo e compagnia bella si sarà sognato nella scorsa nottata.
Il vantaggio – pur esiguo – rimane: il Savona infatti arriverà sabato prossimo alla sfida del Barbetti con due risultati su tre a favore, non la sconfitta di misura che il 2-0 avrebbe garantito. Chissà, forse è meglio così da un punto di vista strettamente psicologico per gli uomini di Riolfo: la consapevolezza che la sconfitta è sconfitta, indipendentemente dalla misura, aiuta a preparare partite senza un domani, come queste.
Inutile sottolineare come sponda Gubbio quella rete di Casiraghi, in dieci contro undici e a tempo scaduto, sia stata accolta come una manna dal cielo e Iannarilli quale il potenziale salvatore: come giustificare altrimenti una partita che si conclude 2-1 dove lo svantaggio sarebbe dovuto essere nell'ordine del poker e i gol siglati nemmeno uno?
Lasciamo da parte discorsi escatologici e facciamo largo al pragmatismo del pallone: che si salvino tutte poi? Dirty Soccer è ancora agli inizi, le emozioni a cui andranno incontro Savona e Gubbio tra sei giorni non sono merce di scambio. Qui sì, potete scommetterci.

LP

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