Ci prova in tutti i modi il tecnico spagnolo a dare una svolta: altro modulo con Casolla e l'oggetto misterioso Coto a supportare l'unica punta La Mantia. Dietro Paolini è il vice Fogacci. Per essere l'ora del cappuccino c'è anche un buon pubblico al San Marino Stadium. Dicevamo Covelo cerca la svolta, poi il campo dice sempre il contrario. Pronti via e il Teramo ha già l'uomo davanti al portiere: Donnarumma penserà che è ancora troppo presto. Grottesco il goal che incassa il Titano. Evidentemente la sveglia non è suonata. Sul corner, Stefano Sensi sistemato sul primo palo si abbassa, Vivan ingannato, si trascina il pallone dentro. Siamo solo al nono e una delle squadre più in difficoltà del momento, il Teramo di Vivarini, senza preliminari è già davanti. Lo shock diventa dramma, sempre sportivo intendiamo, quando Paolini ( buono il suo rientro), frana su Donnarumma. La sensazione è che prima il difensore tocchi la palla; per il disastroso Davide Andreini di Forlì è calcio di rigore. Donnarumma dal dischetto, Vivan tocca ma non basta 2 a 0 Teramo. Antonio Sala tecnico sponsorizzato da Alfio Pelliccioni, Massimo Gadda e gli altri sono già in attesa. Il doppio schiaffone sveglia i morbidi di Covelo. Al minuto 19, al termine di un batti e ribatti, Francesco Casolla, uno che segna molto di più di quanto gioca, restituisce il polso a Covelo. Quando una squadra è in difficoltà spesso trova Direttori di Gara come Andreini di Forlì ancora più in difficoltà. Diakitè gioca ad un altro sport, nel calcio la regola dice che mano in area non si può fare, per Andreini invece si può fare. E' rigore anche per il signore che osserva dalla casa del Castello di Serravalle, non per Andreini che cambia le regole del calcio. Dal possibile e in quel momento anche meritato 2 a 2, si passa al probabile 3 a 1 che Di Paolontanio divora mandando sopra la traversa da pochi passi. Botta e risposta. Di là La Mantia in spaccata bello il gesto, peccato per la mira. Poco prima del tè, Coto, fa il pervenuto, mette in mezzo l'unico pallone buono di una partita completamente anonima, Sensi non ci crede quanto avrebbe dovuto. All'intervallo si ha la sensazione che il Titano possa farcela a mantenere Covelo in panchina. Il grande ex Gian Luca Lapadula, non sta bene e si vede. Combina poco mister 24 reti, eccezion fatta per questa conclusione, alta su punizione. In mostra anche i due portieri, Vivan dice di no a Masullo, e Tonti ad un tentativo di autogoal. Poi il Teramo resta in 10 al minuto 67 espulso Amadio per doppia ammonizione, ma il San Marino non ha più la forza, anzi è il Teramo ad avere più occasioni per dilagare. Finisce 2 a 1 per il Teramo e dopo 12 giornate e 8 punti, è al capolinea anche il secondo spagnolo di Mancini.
L.G
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