Alla terza escono due parzialissimi verdetti. Il Venezia ha qualità, ma troppe pause per legittimare ambizioni di altissima classifica. Il Santarcangelo ha personalità, cuore e ordine tattico per migliorare presto una classifica penalizzante. Poi succede che un arbitro che si chiama Brodo ma fa danni come la grandine la mette malissimo dopo solo un quarto d’ora. Nardi ci va con sufficienza, perde il pallone e Baldinini rimedia con una strattonata che è si da rigore, ma mai da rosso. Invece sul Santarcangelo si riversa un brodo bollente di rigore ed espulsione. Il vecchio cecchino Godeas spacca la porta e sembra l’inzio di un pomeriggio da cani. Anche perché Masolini ridisegna la squadra avando il merito di non rinunciare ad un attaccante, e passato lo sbandamento di raddrizzare il manubrio. Anastasi la mette giù bene poi perde il tempo al momento di calciare e sul finale di tempo succedono altre due cose. La prima è un’uscitona dell’ex interista Moreau sui piedi di Graziani, la seconda una presunta mano in area convertita dall’insipido brodino nel fischio finale con mezza tribuna a giocarsi per sempre il paradiso.
Ripresa con squillo decisivo. Obeng pesca Anastasi nello spazio. Controllo e fucilata dell’1-1. Per un attimo, giusto un attimo Santarcangelo pensa a rovesciarla. Petto di Graziani e buona lì, poi il pubblico si gusta la vendetta di un arbitrino ai box caviglia girata e subito aggiustata, tempo un paio di battute. L’ultimo quarto d’ora è di trincea pura. In 10 contro 11 la benzina finisce prima e grazie al nuovo entrato Lauria potrebbe succedere tutto e non succede niente. Marconi, altro subentro, con un tiro (facile la battuta) telefonato e ancora Lauria in vena di regali. Finisce 1-1 dal quale ripartire col petto in fuori.
Roberto Chiesa
Ripresa con squillo decisivo. Obeng pesca Anastasi nello spazio. Controllo e fucilata dell’1-1. Per un attimo, giusto un attimo Santarcangelo pensa a rovesciarla. Petto di Graziani e buona lì, poi il pubblico si gusta la vendetta di un arbitrino ai box caviglia girata e subito aggiustata, tempo un paio di battute. L’ultimo quarto d’ora è di trincea pura. In 10 contro 11 la benzina finisce prima e grazie al nuovo entrato Lauria potrebbe succedere tutto e non succede niente. Marconi, altro subentro, con un tiro (facile la battuta) telefonato e ancora Lauria in vena di regali. Finisce 1-1 dal quale ripartire col petto in fuori.
Roberto Chiesa
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