Si tratta dell'ex Giglio di Reggio Emilia, che il presidente neroverde Giorgio Squinzi ha rilevato all'asta per 3.750.000 euro tramite Mapei. Un'offerta che ha superato di appena 100.000 euro quella presentata dalla Reggiana, in tribunale via Football Properties, forte di un credito di 650.000 euro nei confronti del comune. Rilanci possibili tra una decina di giorni, ma la faccenda pare già chiusa. Un vero e proprio "raid economico" quello della Mapei, che nessuno si aspettava. "Un'opportunità di sviluppo - chiosa Del Bue, assessore allo sport di Reggio Emilia - Mapei ha annunciato di voler collaborare con la Reggiana". Dunque non si tratta di uno sfratto, piuttosto di una coabitazione. E Mapei, che già affida il nome allo stadio reggiano dove gioca le proprie partite casalinghe, ha annunciato di voler investire nell'impianto. "Vogliamo farlo diventare un gioiello" - sottolinea Pecchi, direttore amministrativo Mapei. Obiettivo ampliare la capienza, portandolo da 21.600 a 25.000 posti. La ristrutturazione partirà dai palchi e dalla tribuna stampa, mentre è più complessa da affrontare la situazione degli spazi esterni, quasi tutti venduti nei primi anni 2000 ad esercizi commerciali. Dopo lo Juventus Stadium e quello in cantiere del nuovo Friuli di Udine, il Sassuolo si è assicurato in tribunale il proprio stadio.
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