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Un anno dopo, la Reggiana ci riprova

La scorsa stagione si è chiusa con una grossa delusione per i granata che però ora sono di nuovo primi e puntano a non sbagliare più.

6 dic 2022

Un anno dopo, la Reggiana è sempre lì. Lì che ci prova a tornare in quella Serie B attesa per 21 anni – con tanto di fallimento e parentesi Reggio Audace – e svanita nell'arco di appena una stagione. Ancora una volta in testa al gruppo, esattamente come fu, a lungo, nello scorso campionato. Allora le 27 partite senza sconfitta sembravano un rassicurante biglietto da visita, invece niente: il rimontante Modena sparigliò le carte. la Regia chiuse seconda – a -2 e con appena due ko – e ai playoff finì tutto subito, con l'ingresso ai quarti e l'immediata esclusione per mano della Feralpi. E allora magari porterà bene il fatto che, stavolta, la squadra del confermato Aimo Diana sia già a quota 3 sconfitte.

Ma comunque sia lì in testa. In testa a una classifica che cambia spesso e volentieri padrone, per quanto è corta. Davanti sono 6 squadre in 6 punti: a -1 c'è il Gubbio – realtà solida e guidata da uno come Braglia, che di salite se ne intende – leggermente più staccate seguono le sorprese Pontedera e Fiorenzuola e soprattutto Cesena ed Entella, sulla carta le vere avversarie in ottica promozione diretta. Ma non deve temere nessuno la Regia, come dicono l'andamento - 4 vittorie in fila in una striscia di 8 risultati utili - e anche i numeri: 11 gol presi - di cui 5 nell'imbarcata col Fiorenzuola - e 26 fatti seconda difesa e secondo attacco dietro, rispettivamente, a Fiorenzuola e Gubbio.

Davanti il piatto è parecchio ricco: spiccano i 9 gol di Montalto – uno che nel '18 ne fece 20 in B, con la Teranana – poi ci sono la classe di Rosafio e gli strappi di Guiebre – 3 assist a testa – e le 10 reti in due della certezza Lanini e dell'emergente Pellegrini, 22enne di proprietà del Sassuolo. E il resto della rosa non è da meno, con elementi dalla tanta B in curriculum come il difensore Cremonesi e i centrocampisti Rossi – argento europeo con l'U21 di Mangia – e Sciaudone. E poi ci sarebbero anche l'ex promessa azzurra Cigarini – 16 stagioni tra Liga e Serie A - e il difensore della nazionale bulgara Hristov, fuori per crociato e tendine: infortuni pesanti – soprattutto per un classe '86 come l'ex Napoli e Atalanta – ma che, se smaltiti bene e per tempo, potrebbero consegnare alla Regia altre due pedine fondamentali in vista della fase saliente della stagione. Per far bene ai playoff o, ancora meglio, per evitarli.





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