“Era il più forte al mondo tra gli Under 15, poteva essere Messi. Non ho mai più visto uno con il suo talento”. Basterebbe questa storica citazione dell’ex CT della Nazionale Italiana Roberto Mancini per capire chi è stato e, soprattutto, chi sarebbe potuto essere Marco Macina. Uno dei più grandi talenti nel mondo del calcio, ma solo parzialmente sbocciato. Un ragazzo, ora diventato uomo, che però è rimasto nel cuore della gente e degli appassionati come dimostra il “sold-out” alla sala stampa del San Marino Stadium per la presentazione del libro “Era il più forte di tutti”, scritto dallo stesso Macina con il giornalista Matteo Selleri ed edito da Minerva, rappresentata proprio dall’editore Roberto Mugavero.
Aneddoti sugli inizi a Bologna e sulle nazionali giovanili italiane, dove la coppia d’attacco Macina-Mancini faceva sfracelli con il successo nell’Europeo Under16 del 1982. Poi il Parma e soprattutto il passaggio al Milan del 1985: sembrava l’inizio di una carriera gloriosa e che invece è stata “solo” grande perché - come ripetuto più volte nel corso della presentazione - “il talento non basta”. Ad accompagnare Macina sul palco l’altro grandissimo del calcio sammarinese, quel Massimo Bonini che vinse tutto con la Juventus negli anni ‘80, da protagonista. Due grandi amici, agli opposti: da una parte c’è caparbietà e senso del dovere, dall’altra genio e sregolatezza. Chissà cosa sarebbe potuta diventare una fusione Macina-Bonini, se si pensa che Marco era già “il più forte di tutti”…
Nel servizio l'intervista a Marco Macina