Il maltempo, ecco una delle poche certezze della vigilia di Europa League del Tre Fiori. La rifinitura va in scena in una Lubiana autunnale, ingrigita da una pioggia costante, fredda e fastidiosa, e nella lontana Velenje, si prospetta uno scenario simile. In barba a tutto, sul campo si lavora duro: atletica, partitella a campo intero, ancora atletica, partitella a mezzo campo. Perché al di là della bacheca poco affollata– una sola coppa di Slovenia e mai oltre il terzo posto in campionato – il Rudar è un avversario che richiede il massimo della concentrazione e della preparazione.
Per quel che riguarda la formazione, solito 4-1-4-1 con Pizzolato e Vassallo agli estremi, in mezzo invece i rebus sono parecchi. Soprattutto a centrocampo, dove, tra una cosa e l’altra, del quintetto titolare nel 3-0 col Bala Town è rimasto solo Teodorani. Tra i presenti sono da valutare Merendino, frenato da qualche vescica formato gigante sulla pianta del piede, e Pasolini, che stringe i denti nonostante un affaticamento muscolare. Un altro dubbio riguarda il centro della difesa e le condizioni di Filippi, reduce da un problema all'adduttore: su di lui, ieri regolarmente in campo, si deciderà all'ultimo. Se non ce la facesse, Acquarelli è pronto a tornare nel suo ruolo naturale al fianco di Bologna, Ghetti e Andreini, mentre come vertice basso della mediana è stato provato l’eclettico Costantini.
Dall'inviato in Slovenia,
Riccardo Marchetti
Nel servizio le parole di Matteo Cecchetti, allenatore del Tre Fiori.
Per quel che riguarda la formazione, solito 4-1-4-1 con Pizzolato e Vassallo agli estremi, in mezzo invece i rebus sono parecchi. Soprattutto a centrocampo, dove, tra una cosa e l’altra, del quintetto titolare nel 3-0 col Bala Town è rimasto solo Teodorani. Tra i presenti sono da valutare Merendino, frenato da qualche vescica formato gigante sulla pianta del piede, e Pasolini, che stringe i denti nonostante un affaticamento muscolare. Un altro dubbio riguarda il centro della difesa e le condizioni di Filippi, reduce da un problema all'adduttore: su di lui, ieri regolarmente in campo, si deciderà all'ultimo. Se non ce la facesse, Acquarelli è pronto a tornare nel suo ruolo naturale al fianco di Bologna, Ghetti e Andreini, mentre come vertice basso della mediana è stato provato l’eclettico Costantini.
Dall'inviato in Slovenia,
Riccardo Marchetti
Nel servizio le parole di Matteo Cecchetti, allenatore del Tre Fiori.
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