Nonostante il ko La Fiorita è ancora in corsa e tra una settimana si giocherà le sue carte in Ungheria. Un contesto che però non soddisfa il tecnico Thomas Manfredini, non per il risultato o per il rendimento in campo ma per come è stata gestita la preparazione alla campagna europea: "Se dovessi raccontare di questi 25 giorni, coi giocatori avuti a singhiozzo e solo gli ultimi due giorni al completo, sembravamo una rappresentativa e abbiamo fatto benissimo. È nel mese precedente alla partita che bisogna fare le cose fatte meglio. Qualcosa bisogna cambiare, se si vuole alzare il livello del calcio sammarinese, che per me è di buon livello. Queste competizioni devono anche essere motivo di orgoglio, deve esserci la volontà di far bene e di rispecchiarsi in un calcio diverso, che forse qui all'interno non c'è. Però se le cose fossero fatte bene penso che la possibilità di far bene ci sarebbe. Perché ce la siamo giocata e al ritorno ce la giocheremo. Non voglio una squadra rinunciataria, non mi è mai piaciuto. Andremo a prenderli alti, dovremo essere più bravi nella riconquista della palla e nel ripulirla subito, per poi imbucare bene. Questo ci è mancato, i passaggi decisivi li abbiamo sbagliati e dover ricominciare sempre dall'inizio non è facile. Potevamo gestire meglio la partita ma sono felice dei miei giocatori".
Uno dei limiti de La Fiorita riguarda un reparto offensivo a ranghi ridotti, per la trasferta però rientrerà Olcese: "Emi farà 3 o 4 giorni di allenamento - dice Manfredini -potrà darci una mano ma sicuramente non potrà partire dall'inizio. Questo è il mio rammarico, perché penso si potrebbe fare meglio”.